Va a visitare un parente alla Dozza e viene scoperto con una dose di stupefacente
Dopo il sequestro della droga l'uomo dichiara che si tratta di uso personale, il Sappe ribadisce l'importanza di avere delle unità cinofile interne
Questa mattina gli agenti della polizia penitenziaria del carcere bolognese della Dozza hanno sequestrato cinque grammi di droga, probabilmente hascisc, ad una persona che era regolarmente entrata in istituto per un colloquio con un famigliare detenuto. Lo riferisce Giovanni Battista Durante, Segretario generale aggiunto Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziaria.
"La persona avrebbe dichiarato che la droga era per uso personale - dice Durante - anche se tale versione appare poco credibile. Ribadiamo la necessità di istituire, al più presto, le unità cinofile, peraltro previste dal 1995. Purtroppo, sono poche le regioni in Italia che hanno le unità cinofili e tra queste non c'è l'Emilia-Romagna, nonostante i tentativi di far entrare la droga in carcere siano frequenti, anche a causa dei molti detenuti tossicodipendenti".