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Strade sicure, l'Esercito fa il punto: "Bologna più sicura anche di città piccole"

Il Comando forze operative nord oggi in commissione consiliare per un'udienza conoscitiva sull'attività dei militari in città

"Vi assicuro che ci sono città molto più piccole di Bologna, anche vicine, dove i problemi di sicurezza sono maggiori". A dirlo è il colonnello dell'Esercito Alfonso Cornacchia, sottocapo di Stato maggiore operativo-concorsi del Comando forze operative nord, durante un'udienza conoscitiva con il Consiglio comunale sulle attività dell'Esercito in città.

Durante l'incontro, gli ufficiali dell'Esercito hanno fatto il punto sull'operazione Strade sicure, fonendo i dati del 2018. Si tratta dell'azione di controllo del territorio che i militari svolgono a supporto alle forze di Polizia. Sul territorio di Bologna sono state effettuate 3.629 pattuglie (per 227.715 chilometri percorsi) con 18 persone tratte in arresto, 17 denunciate e 29 poste in stato di fermo. I controlli e le identificazioni hanno interessato 3.179 persone e 42 veicoli. Attività che hanno portato al sequestro di un'arma, di due veicoli e di 548 grammi di sostanza stupefacente.

Attualmente sono 80 i militari impegnati con 11 mezzi a disposizione: cinque Land Rover e sei veicoli "multiruolo". Sono fondamentalmente due le tipologie di attività. "Una principalmente dinamica, effettuata lungo i principali itinerari della città - spiega Cornacchia - con l'impiego di pattuglie costituite interamente dall'Esercito o congiunte con le forze polizia. Poi c'è l'attività fissa - continua -che garantisce la vigilanza sui siti sensibili individuati dalla Questura e dalla Prefettura. 

"Siamo contenti dell'apprezzamento della popolazione - conclude infine il Colonello -, lo vediamo in giro. Le persone apprezzano il nostro lavoro e riteniamo si sentano maggiormente sicure".

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