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Cronaca Via Cadriano

I facchini dal Prefetto Sodano, nulla di fatto: pronti a una due giorni di mobilitazione

Non è andato a buon fine l'incontro di ieri. Nuove proteste e questa volta per due giorni di presidi alla Granarolo e cortei: 'Se Poletti ministro del Lavoro non riesce a risolvere il problema di 51 licenziati, come può risolvere quello di 2,5 milioni di disoccupati?'

Riparte la lotta dei facchini. Non è andato a buon fine l'incontro di ieri con il prefetto Ennio Mario Sodano, così i lavoratori della logistica si mobilitano ancora e questa volta per due giorni.

Venerdì 28 febbraio, giornata dello sciopero nazionale dei lavoratori della logistica, i lavoratori saranno in presidio davanti agli stabilimenti Granarolo di Cadriano. Sabato invece si uniranno al corteo indetto dal coordinamento migranti.

"Ripartiamo con gli scioperi contro Granarolo e Legacoop", spiega Aldo Milani del Si.Cobas dopo il vertice in Prefettura "in cui ci sono state fatte solo promesse vacue e senza soluzioni per tutti". Di fatto da parte di Legacoop c'è disponibilità a garantire un impiego per 28 persone su 51. Per gli altri "solo impegni generici con scadenza a fine 2014: in pratica abbiamo atteso due settimane per farci dire le stesse cose" di prima.

In assenza di soluzioni condivisibili e a breve scadenza, Si. Cobas 15 giorni fa aveva avvertito: "Riprenderà la mobilitazione contro Granarolo".

VS NEO-MINISTRO POLETTI. "Se Poletti ministro del Lavoro non riesce a risolvere il problema di 51 licenziati, come può risolvere quello di 2,5 milioni di disoccupati?", ecco lo slogan delle mobilitazioni, "inizia la nuova campagna con la quale vogliamo capire se si decidono a risolvere in fretta i problemi di tutti i dipendenti: questa gente - dice Milani - non può stare altri nove mesi senza impiego. Peraltro la proposta che ci hanno fatto ieri è prendere o lasciare: se entrano i primi 28 lavoratori per gli altri si chiudono le porte". 

Si.Cobas ha rilanciato tre richieste: soluzioni per tutti i facchini entro giugno; tavolo tecnico per approfondire e superare i problemi tecnici legati al reinserimento lavoratori delle persone coinvolte nella vertenza; ritiro, in caso di accettazione del dialogo da parte di Legacoop, di tutte le denunce a carico di coloro che hanno manifestato bloccando i tir a Cadriano. "Il prefetto ci ha detto che riporterà queste richieste a Legacoop...- dice Milani - io però dico fin d'ora che la prossima volta non accetteremo il tavolo in Prefettura a meno che non ci siano proposte nuove comunicateci per iscritto. Se ci devono chiamare per ridirci sempre le stesse cose, è inutile. Valuteremo una ripresa del confronto solo in presenza di proposte nuove". (agenzia Dire)

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