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Cronaca

Autostazione, centro e zone movida nel mirino: sequestri e denunce a raffica

Droga, marchi 'tarocchi', lavoro in nero e irregolarità nei locali che somministrano cibi e bevande. E' quanto è venuto alla luce a seguito dei controlli a tappeto svolti dalla Guardia di Finanza nelle scorse settimane

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Controlli a tappeto nelle scorse settimane tra l'autostazione e il centro storico, zone passate ai raggi X dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna. Obiettivo delle ispezioni la repressione del traffico di sostanze stupefacenti e della vendita di merce contraffatta.

Droga e merce 'taroccata' nel mirino

Da quanto si apprende, nel corso degli ultimi due mesi le pattuglie dei “Baschi Verdi”, insieme al personale del I Gruppo Bologna, con l’ausilio delle unità cinofile “Ginga”, “Westy”, “Jery” e “Calma”, hanno rinvenuto mezzo chilo di sostanze stupefacenti (tra cui marijuana, hashish e cocaina) detenute da 19 soggetti che sono transitati presso l’autostazione. Di questi, 15 sono stati segnalati al Prefetto per uso personale ai sensi dell’art. 75 del Testo Unico sugli stupefacenti, mentre altri 4 sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per detenzione ai fini di spaccio.

Nello stesso periodo sono stati effettuati ulteriori controlli nel centro storico che hanno condotto al sequestro di oltre 150 capi di abbigliamento contraffatti, riportanti noti marchi riconducibili alle rinomate griffe “Fendi”, “Gucci”, “Louis Vuitton”, “Yves Saint Lauren” e “Moncler”, nonché di circa 2.000 euro in contanti ritenuti provento dell’attività illecita. Tali circostanze hanno determinato la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 2 soggetti di nazionalità estera, peraltro risultati irregolari sul territorio nazionale.

Controlli anche nei luoghi della movida

Infine, le Fiamme Gialle felsinee hanno svolto anche mirati accertamenti nei confronti degli esercizi di somministrazione di cibo e bevande nelle zone della movida, rilevando circa 40 violazioni in materia di certificazione dei corrispettivi e la presenza di 3 lavoratori “in nero”. 

"L’attività della Guardia di Finanza - sottolineano le fiamme gialle - risponde all’esigenza di contrastare i traffici illeciti e le condotte che minano la sana e leale concorrenza tra gli esercenti e che recano danni agli imprenditori onesti e rispettosi della legalità."

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