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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Gay Pride, 5 sindaci in 5 città: "Sintomo evidente e positivo dell'Italia che cambia"

Soddisfazione per Gaynet Italia, all'indomani dell'Onda Pride': a Bologna, Milano, Catania, Cagliari e Napoli hanno sfilato 200mila persone e dal palco i sindaci delle città adappoggiare la battaglia per i diritti lgbt

Successo per il Gay Prode 2013, che ha raccolto a Bologna, Milano, Catania, Cagliari e Napoli 200mila persone (10 mila solo nel capoluogo felsineo), animate dalla battaglia al riconoscimento  per i diritti civili della comunità lgbt. A perorare la cuasa della comunità omosessuale i cinque sindaci, delle 5 città in cui si è svolta la manifestazione. La loro presenza sui palchi e l'appoggio mostrato segna il passo: 'l'Italia sta cambiando'.

Così dice orgoglioso, all'indomani della chiusura del Gay Pride, Franco Grillini, esponente di rifermento del movimento gay e Presidente Gaynet Italia. "E' l'Onda Pride che è arrivata ieri a Bologna, Catania, Cagliari, Milano e Napoli - ha detto - Merola, Pisapia, De Magistris, Zedda e Bianco hanno detto con chiarezza che il movimento lgbt ha ragione da vendere quando chiede l'approvazione delle leggi come il matrimonio egualitario e la norma antiomofobia come in tutti i paesi civili. 200 mila persone hanno sfilato nelle cinque città sicuri di interpretare l'Italia migliore, quella che non vuole più nessuna discriminazione, che chiede l'uguaglianza dei diritti, che vuole la modernizzazione del paese e che promuove la laicità dello Sato".

Insomma, chiude Grillini, ottimistico: "Quanto avvenuto in questi giorno è sintomo evidente e positivo dell'Italia che cambia e di una maggioranza dell'opinione pubblica ben interpretata dai primi cittadini che vede con simpatia la battaglia per i diritti civili della comunità lgbt come risorsa per tutti".

Bologna Pride, meno show più diritti civili

LA SFILATA BOLOGNESE. 10.000 persone hanno partecipato ieri al Bologna Pride, il corteo della comunità LGBT che ha raggiunto piazza Nettuno. Ad aprirlo lo striscione 'RivoluzioniAMO', mentre la giornata è stata dedicata a Margherita Hack che fu la madrina del Pride nazionale del 2008, che si tenne proprio a Bologna.Coloratissima e festosa la sfilata che ha visto la partecipazione del presidente dello storico circolo del 'Cassero' Vincenzo Branà, il presidente onorario di Arcigay Sergio Lo Giudice, Franco Grillini, storico esponente del movimento gay italiano, e il neocandidato alla segreteria del Pd Sergio Cuperlo.

L'INTERVENTO DI MEROLA. "Il riconoscimento dei matrimoni gay é solo una questione di tempo, non più di opportunità", così il sindaco Virginio Merola dal palco: "La strada è segnata, la direzione è chiara - ha concluso - anche l'Italia deve riconoscere i matrimoni gay e i diritti gay all'adozione". Merola ha ricordato ai partecipanti al Pride che "avete il sostegno della giunta alla vostra battaglia per i diritti, che sono i diritti di tutti i bolognesi". E ha aggiunto: "Quanto ci vorrà ancora perché due persone dello stesso sesso non siano costrette ad andare all'estero per unirsi in matrimonio? Quanto ci vorrà per comprendere che uno dei momenti più belli di una famiglia ha bisogno di essere riconosciuto come uno dei diritti della persona?".

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