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Domenica, 28 Aprile 2024

"Avevo 23 anni. Sono morto e ho vissuto all'inferno. E' li che ti porta la ludopatia" | VIDEO

LA TESTIMONIANZA| Il racconto drammatico di un giocatore d'azzardo 72enne che ha iniziato poco meno di 50 anni fa, per caso

"Ho 72 anni e ho iniziato a giocare negli anni '70, è stata una casualità, non avevo mai giocato né a carte né adi altro". A parlare è un giocatore compulsivo che ha voluto rendere la sua testimonianza in occasione dell'inaugurazione dello sportello "Vite in gioco" presso la Casa di Comunità del Navile

Abitava vicino all'Ippodromo e ha cominciato per scherzo quasi: "Abbiamo voluto provare e ho fatto la mia prima scommessa inconsapevolmente. Lì è cambiata tutta la mia vita cioè, sono morto e avevo 23 anni. Ho continuato a vivere all'inferno. Sono stato talmente bravo da riuscire a nascondere tutto a tutti". 

Un percorso classico, con una "scarica" che non ha mai più provato. E' arrivato a prendere l'aereo per andare a scommettere, poi il denaro cominciò a scarseggiare, quindi prima la vendita della casa, poi di un capannone. 

Aveva una moglie e un lavoro, poi è finito in strada: "Tutti i soldi spesi al bingo"

Lo sportello

E' aperto due giorni a settimana (martedì ore 15-18; venerdì ore 16-19), è gratuito, ad accesso libero o su appuntamento. Una volta al mese (il terzo martedì del mese ore 15-18) è presente presso lo sportello un avvocato per ascolto e orientamento legale in caso di problemi di debito, sovra indebitamento o danni al patrimonio familiare causati dal gioco d'azzardo. In questo modo si può iniziare ad affrontare la propria situazione debitoria per capire come migliorarla. L'orientamento legale è aperto a tutto il contesto in cui la persona con dipendenza vive.

Utile anche avere informazioni e approfondimenti sul gioco d'azzardo a cittadini e associazioni, con l'obiettivo di promuovere cultura sul tema, in piena sintonia con le azioni di sensibilizzazione e prevenzione sul gioco d'azzardo.

Quanto spendono gli emiliano-romagnoli

In Emilia-Romagna il gioco d’azzardo legale torna fiorente dopo la pandemia, come confermano i dati dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli nel “Libro Blu”, riportati dalla Dire.

Nel 2021 la spesa del settore (ovvero la raccolta meno le vincite dei giocatori) è stata di 908,4 milioni, il 13% in più rispetto al 2020. Questo nonostante anche l’anno scorso i punti di gioco fisici siano stati chiusi per oltre cinque mesi a causa del secondo lockdown deciso per contenere la diffusione del Covid e siano stati riaperti gradualmente solo a partire da fine maggio. Dal rapporto emerge inoltre che, per quanto riguarda il gioco online, sono 261.000 i nuovi “conti gioco” aperti nel 2021 in Emilia-Romagna, pari al 5,36% dei 4,8 milioni attivi in Italia.

Principali tipologie di gioco in Emilia-Romagna

Resta stabile il bingo, con una spesa che supera i 17,5 milioni (+0,75%) e migliorano il settore delle Lotterie (la spesa cresce de 52,6% a 260,5 milioni) e del Lotto (+28,4% di spesa per 131,8 milioni). In crescita anche i giochi numerici a totalizzatore (+23,9% per un totale della spesa a 57,7 milioni). Calano invece slot e videolottery, la cui spesa è di 414 milioni (-2,7%) e le scommesse ippiche, che scendono del 30% a 2,8 milioni. Segno meno, infine anche per le scommesse sportive a 17,2 milioni (-41,5%), mentre quelle virtuali registrano una diminuzione del 12,2% e una spesa di 6,8 milioni.

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