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Cronaca Centro Storico / Via Indipendenza

Giornata mondiale vittime amianto: presidio e corteo in città

2281 i casi accertati di lavoratori deceduti a causa di Mesotelioma in Emilia Romagna fino al 2012 e ogni anno il numero di ammalati aumenta. Familiari e colleghi ricordano le vittime

Il 28 aprile è la giornata che in tutto il mondo ricordo le vittime dell'amianto e come di consueto familiari e colleghi si riuniranno in presidio: dalle ore 13 una manifestazione davanti alle Officine Grandi Riparazione di Trenitalia, in via Casarini. "E' intollerabile che esistano ancora Paesi che producono e commercializzano l'amianto" si legge nella nota degli organizzatori "un sistema criminale che ancora oggi, e per i decenni a seguire, mette in pericolo mortale cittadini e lavoratori, per malattie da amianto".

La richiesta al Governo è di dare attuazione al "Piano Nazionale Amianto" e all'Europa a una direttiva immediata alle bonifiche dei territori, senza aspettare il 2025 come dichiarato. I manifestanti si porteranno anche sotto la sede INAIL: "Ricorderemo al direttore Regionale l’ingiustizia di trattamento dei benefici previdenziale nei confronti dei lavoratori OGR esposti all’amianto" e dalle 14.15 un corteo sfilerà in via indipendenza fino a piazza Maggiore davanti al monumento ai caduti per un dibattito sulla celebrazione della giornata, da parte di lavoratori e familiari delle vittime e dei sindacati. Ore 15.15: posa corona di fiori a ricordo di tutte le vittime.

SCULTURA. Si chiama “Vite spezzate” ed è l'opera di Salvatore Fais dedicata alla storia dell’Ogr di Bologna, che l’autore ha donato alla presidente dell’Assemblea legislativa regionale, Simonetta Saliera (“A nome dei lavoratori e delle lavoratrici dell’Ogr di Bologna”, spiega lo stesso Fais), dopo la prima riunione dell’Associazione familiari e vittime dell’amianto, che si è tenuta pochi giorni fa proprio nella Sala polivalente ‘Guido Fanti’ dell’Assemblea legislativa.“

DEDICA ALLE VITTIME DELL'OGR. Martiri e vittime dello spietato killer invisibile. Onesti lavoratori che avete dovuto soffrire ingiustamente la pena del dolore, cammino maledetto che infine vi ha strappato il bene più sacro e prezioso che possedevate “la vita”, per questo noi famigliari, amici e colleghi non possiamo dimenticarvi, è la nostra lotta affinchè l’invisibilità che oscura questo dramma, non venga illuminata dalla luce intensa che riscatterà tutti voi, e tutte le altre vittime dell’amianto, rendendo giustizia dall’indifferenza e dal silenzio, perché la sacralità della vita prevalga sempre su speculazione e interessi.

AMIANTO IN EMILIA ROMAGNA. Dati forniti dai sindacati confederali: 2281 i casi accertati di lavoratori deceduti a causa di Mesotelioma in Emilia Romagna fino al 2012 e ogni anno il numero di ammalati aumenta "in modo drammatico". L’attività di bonifica per rimozione completa del materiale contenente amianto, dati al mese di giugno 2014 di Arpa Emilia Romagna, ha riguardato 776 siti, su un totale di 1198 siti comunicati dai proprietari e mappati inizialmente. I metodi di bonifica possibili, previsti dalla vigente normativa sono tre: rimozione, incapsulamento e confinamento.

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