Morto in solitudine, gli amici si mobilitano per trovare i parenti: "Ivan se lo meritava"
Gli amici di Ivan si sono dati da fare per rintracciare i familiari dell'uomo deceduto nel suo appartamento all'improvviso: "Una persona speciale, colta e simpatica. Per lui una celebrazione laica"
Ivan Zappi era appena andato in pensione dalla Ducati Energia: 63 anni, una casa in via della Barca a Bologna, figlio unico e solo qualche parente che però non frequentava. Quando la scorsa settimana i suoi amici hanno scoperto che, molto probabilmente per cause naturali, era deceduto nel suo appartamento si sono dati da fare in ogni modo per risalire ai suoi familiari e poter organizzare così le esequie. Appelli sui social, ricerche in Comune a Bologna fra alberi genealogici e la storia della sua famiglia: suo padre Loris Zappi fra l'altro era un partigiano.
Tanto ha fatto Margherita, la figlia di Luciano, amico storico di Ivan: "Ivan era un uomo colto e simpatico, amato da tutti. Lo conosco da quando ero bambina e ogni sabato sera lui, mio padre e degli altri amici cenavano assieme: quando non si è presentato per due volte di fila e non risultava più reperibile ci siamo preoccupati e purtoppo, una volta sfondata la porta di casa sua con i Vigili del Fuoco, abbiamo avuto questa terribile e tristissima sorpresa. A quel punto ci siamo dati da fare per risalire a qualche suo familiare, non tanto per questioni di eredità, ma soprattutto per le esequie. Vogliamo salutarlo come merita".
E finalmente ecco che spunta una cugina di secondo grado: "Ieri abbiamo trovato una delle sue due cugine, a Bologna. Avevamo fatto degli appelli anche a Medicina perchè da alcuni suoi racconti avevano saputo che aveva dei parenti da quelle parti. Abbiamo avuto conferma che si farà una celebrazione laica (lui era ateo) e quindi il nostro scopo è stato raggiunto. Ci mancherà moltissimo, era davvero uan persona speciale. In pensione da soli tre mesi era felice per l'acquisto di una moto" conclude Margherita.