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Cronaca Saragozza / Via del Meloncello

La Madonna di San Luca domani scende in città

Domani 21 maggio l'Icona arriverà in Cattedrale alle 19 e alle 21 inizierà la veglia per la pace

Inizia domani, sabato 21 maggio, la tradizionale visita annuale dell’Immagine della Beata Vergine di San Luca alla città di Bologna che si concluderà domenica 29 con la risalita.

Alle 15 l’effige della Madonna scenderà dal Colle della Guardia a bordo di un automezzo dei Vigili del Fuoco e visiterà alcuni luoghi significativi del Vicariato di Bologna Ovest. Alle 16 l’Icona sarà accolta dall’Arcivescovo Cardinale Matteo Zuppi a Villa Pallavicini (via Marco Emilio Lepido, 196) per poi giungere al cimitero di Borgo Panigale (via Marco Emilio Lepido, 60) alle 16.30 e alla parrocchia ortodossa rumena (via Olmetola, 7) alle 16.55.

Alle 17.25 sosterà alla Residenza per anziani Villa Ranuzzi (via Casteldebole, 8/12), alla Casa di cura Nuova Villa Bellombra (via Caduti di Casteldebole, 10/7) e alle 17.50 al Centro tecnico “Bologna football club” (via Casteldebole, 6).

Riprenderà poi il tragitto verso la Cattedrale passando senza sostare davanti alle chiese S. Giuseppe Cottolengo (degli Orionini), S. Maria delle Grazie, S. Maria della Carità, e attraversando le vie Salvemini, Togliatti, Marzabotto, Emilia P., Saffi, San Felice, Ugo Bassi arriverà in via Indipendenza alle 18,50 circa per poi fare l’ingresso in San Pietro alle 19.

Seguirà la Messa celebrata da Mons. Stefano Ottani, Vicario generale per la Sinodalità. Alle 21l’Arcivescovo guiderà la Veglia per la pace animata dall’Ufficio diocesano per la Pastorale giovanile, che proseguirà fino alle ore 2 con riflessioni, preghiere e canti proposti dalla Piccola Famiglia dell’Annunziata.  

"Quest’anno la Madonna di San Luca – afferma il Card. Zuppi – viene a portare un messaggio di pace e solidarietà. Pace perché c’è tanta sofferenza e violenza. Esiste un demone imprevedibile della guerra che contagia e spaventa tutti. Abbiamo capito quell’espressione di Papa Francesco della guerra mondiale a pezzi. E poi, la solidarietà, come frutto della pandemia. Finalmente riusciremo a vivere in maniera tradizionale la processione con la Sacra Immagine ma non ci dimentichiamo. Infatti, abbiamo voluto mantenere nella discesa il metodo adottato durante il periodo di emergenza, cioè quello di trasportarla in diversi luoghi. Maria suscita solidarietà, in quanto Madre, e spero che questa possa arrivare più vicina possibile alla condizione di vita di ognuno".

Il programma completo delle celebrazioni dal 22 al 29 maggio

La Madonna di San Luca tra storia e 'leggenda'

La leggenda vuole che quando la Madonn scende in città arriva la pioggia. E in realtà spesso è accaduto (anche se le previsioni meteo del weekend in arrivo lo escludono). Da dove trae origine questa 'leggenda'? Si racconta che  nel 1630 ci fu una brutta epidemia e che i cittadini invocarano la pioggia per 'pulire'  tutto, ma questa arrivò solo quando la Madonna scede dal colle. 

La Vergine di San Luca "scende" in città a maggio, il mese mariano, ma la sua prima "discesa" risale a qualche secolo fa.  Raffigura una Madonna con il Bambino secondo l'iconografia orientale di tipo odigitria, ossia "colei che indica la via", appellativo greco-bizantino diffuso a Costantinopoli, nei paesi di rito ortodosso e poi anche in Italia. Secondo la tradizione, icone di questo tipo sarebbero una copia di un dipinto eseguito dall'Evangelista Luca.

Realizzato con strati di pittura a tempera e foglia d'argento su tela di lino, poi applicata su una tavola di pioppo, a cui sono state aggiunte altre due tavole in olmo e castagno, la Vergine Indossa una veste rossa e un mantello verde listato di rosso, sulle spalle un velo bianco. Il bambino è raffigurato con una veste e un mantello rosso e ha la mano destra alzata, con le dita benedicenti. Recenti indagini radiografiche hanno rivelato l'esistenza di un precedente dipinto, sotto quello oggi visibile. L'immagine, a esclusione dei volti, è coperta da un frontale in argento.

Si ritiene che l'icona sia un'opera italiana del XIII secolo circa, mentre la scoperta di un dipinto sottostante farebbe anticipare al IX-X secolo la datazione della tavola per l'uso del colore indaco utilizzato per dipingere il manto della Madonna, molto utilizzato in Asia Minore e poco in Italia. La tavola potrebbe essere stata dipinta in ambito bizantino, portata in Italia intorno al periodo di fondazione della prima chiesa sul Colle della Guardia (1192), e in seguito ridipinta. 

Secondo il racconto, un pellegrino greco avrebbe portato dalla chiesa di Costantinopoli l'immagine dipinta da San Luca, donandola al vescovo bolognese Gerardo di Ghisa che l'avrebbe consegnata alle due eremite fondatrici del Santuario sul monte della Guardia.

Il trasporto dell'immagine, durante le annuali discese in città, era affidato ai Padri Gesuati (ordine soppresso nel XVII secolo), mentre la Confraternita di Santa Maria della Morte ne aveva la responsabilità durante la sosta e ne organizzava gli spostamenti nelle chiese. Una curiosità, solo due volte non si svolse la processione, nel 1849 per l'occupazione del colle da parte degli Austriaci, e nel 1944, durante la seconda guerra mondiale. La Madonna di San Luca fu trasportata in città subito dopo la Liberazione, il 22 aprile 1945, dalle truppe polacche che per prime erano entrate a Bologna.

 Madonna di San Luca, la tradizionale benedizione in piazza Maggiore (affollata) | VIDEO

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