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Cronaca

Merola: "A Bologna ancora pressione per alcune settimane, dato dei ricoveri preoccupante"

Bisogna ancora aspettare, almeno a giudicare dal picco dei contagi che a Bologna non accenna a scendere. Piuttosto si sta rivelando un "altopiano" 

Bisogna ancora aspettare alcune settimane, almeno a giudicare dal picco dei contagi che a Bologna non accenna a scendere. Piuttosto si sta rivelando un "altopiano e la pressione del Covid sul territorio durerà ancora per alcune settimane".

Lo ha detto il sindaco Virginio Merola, intervistato a RaiNews24: "Siamo sotto pressione, siamo molto preoccupati - per l'andamento dei contagi". Ieri, 15 marzo, il bolognese ha fatto registrare 760 casi e 23 morti. Occhi puntati sui ricoveri: "Siamo a 1.345  - mentre - in primavera e nell''autunno scorsi il massimo è stato di poco superiore a 800. Una pressione molto alta a cui sta facendo fronte in modo egregio il nostro sistema sanitario, capace di riorganizzarsi quasi in tempo reale su tutta la Città metropolitana". Quindi per ora il sistema reggerebbe "perchè il personale medico e infermieristico è davvero capace". 

"I numeri sono troppo alti, se ne esce solo tutti assieme. Bisogna resistere fino a dopo Pasqua e poi sperare nei vaccini, che arrivino le dosi. Altrimenti continueremo ad avere un andamento altalenante, a ondate", aveva detto ieri il Direttore Generale di Ausl Bologna, Paolo Bordono: "Abbiamo anche tante persone molto giovani, tra i 35 e i 40 anni, che arrivano già con i sintomi e che poi si complicano, con la variante inglese che  riguarda il 90% dei malati". Anche Bordon si aspettava "che il calo dei contagi avvenisse prima, invece continuiamo ad avere sempre il segno più". 

La situazione negli ospedali

Al momento sono 232 i pazienti tra terapia intensiva e semi-intensiva, "più del doppio del picco della seconda ondata a novembre", sottolinea il direttore Ausl. A questi si aggiungono 849 persone in degenza ordinaria, di cui 260 a bassa intensità. 

Al Maggiore sono stati aggiunti dieci posti in rianimazione questo fine settimana e altri 10-15 letti possono essere attivati in degenza ordinaria. Una ventina di letti invece sono stati aperti a Villa Erbosa per i pazienti a bassa intensità, trasferendo da lì i lungodegenti non covid al Bellaria. Sul fronte del personale, invece, oggi arriverà da Piacenza un medico anestesista: in tutto dovrebbero essere quattro i sanitari inviati di rinforzo al Maggiore, che si alterneranno. Per il momento invece non saranno spostati i malati in altre province, assicura Bordon, anche se "sarà una valutazione da condividere con la Regione, perchè Modena e la Romagna sono messe male". 

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