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Meteo, e la Lega punge Bonaccini: "Visto? Le alluvioni si possono evitare"

Il segretario della Lega romagnola Jacopo Morrone rintuzza le polemiche dopo l'operazione nel vicentino di allagamento controllato

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La Lega e FdI confrontano Veneto ed Emilia-Romagna e tornano a bocciare Stefano Bonaccini per le conseguenze dell'alluvione dello scorso anno. "Il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e gli amministratori locali di sinistra prendano appunti e raccolgano l'insegnamento della Regione Veneto. I 200 millimetri di pioggia caduti in poco tempo in Veneto non hanno provocato la tragedia capitata in Romagna nel maggio 2023 perché le casse di laminazione, realizzate dalla Regione negli ultimi anni, hanno funzionato evitando un'alluvione epocale", afferma il parlamentare del Carroccio e segretario della Lega romagnola Jacopo Morrone.

"In 24 ore, per esempio, al ponte di Cresole sul fiume Bacchiglione a Caldogno, nel vicentino, l'acqua è calata di 50 centimetri, nonostante le fortissime precipitazioni, dopo l'apertura durante la notte del locale bacino di laminazione, realizzato dopo l'alluvione del 2010. Da qui, la constatazione che le opere di difesa idraulica sono essenziali e che la Regione Veneto a guida Lega le ha realizzate investendo, dal 2010, 3,5 miliardi di euro con l'apertura di 2.527 cantieri solo negli ultimi tre anni. Da aggiungere a questo investimento, i 40 milioni annui di manutenzione ad argini e manufatti".

Certamente, ammette Morrone, "c'è ancora da fare, ma appare più che evidente la differenza tra gli investimenti e le concrete realizzazioni di opere di difesa idrogeologica della Regione Veneto e l'incuria, l'assenza di progettazione e gli scarsissimi interventi e investimenti della Regione Emilia-Romagna".

Critico con l'approccio del centrosinistra anche il consigliere regionale della Lega Emiliano Occhi. "In un contesto di cambiamenti climatici con alternanze di periodi siccitosi e forti piogge- afferma Occhi a proposito della risoluzione anti-siccità votata stamattina- è fondamentale prevedere la realizzazione di grandi invasi, come la Diga di Vetto, che la Lega da sempre auspica sia dimensioni adeguate ad avere usi plurimi, ispirandosi all'approccio adottato nei paesi tropicali per mitigare rischi di alluvioni".

Sulla stessa linea Luca Bartolini, ex consigliere regionale e dirigente di Fratelli d'Italia Forlì-Cesena. "Il territorio regionale non hai mai visto così tante risorse come quelle stanziate dal Governo Meloni per la difesa idraulica" e col piano del commissario Francesco Paolo Figliuolo "si metterà in sicurezza il territorio, rimediando almeno in parte a quello che la sinistra non ha fatto nei cinquant'anni che governa la Regione".

Quanto all'importanza delle casse di espansione e di laminazione, "l'abbiamo vista nelle scorse ore in Veneto. Grazie a questi bacini le piene dei fiumi non hanno causato una tragedia come purtroppo avvenuto nella nostra Romagna". Per Barolini, dunque, "ci sono Regioni che con coraggio e lungimiranza hanno investito in queste opere di difesa, tutelando il territorio e l'ambiente stesso, contrariamente al governatore dell'Emilia-Romagna che, come da lui stesso dichiarato, si affida alla buona sorte".

Questo, punge, accade "quando la politica preferisce trasformare i letti dei fiumi in boschi pur di non tagliare un albero e far traslocare un cardellino, oppure dà priorità alla vita delle nutrie piuttosto che agli argini dei fiumi".

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