rotate-mobile
Cronaca

Tre donne licenziate, fumata nera al Tavolo: scontro sindacati-azienda

Appello del Capo di gabinetto Lo Giudice: "Percorsi condivisi per venirne a capo, c'è il Patto"

Fumata nera al tavolo di salvaguardi in Città metropolitana, dove ieri si sono incontrati i sindacati e i rappresentanti dell'azienda Mind di Zola Predosa, in merito alla vicenda del licenziamento di tre impiegate, avvenuto -a quanto annota la Fiom in un comunicato- a inizio del mese di novembre. Uno sciopero con presidio davanti i cancelli dell'impresa era già stato indetto e, secondo i sindacalisti, i tre esuberi sarebbero da imputare a un cambio societario nel quale si è inserita una multinazionale indiana.

La Mind, che progetta e produce materiali compositi per le più importanti aziende del settore automotive e occupa nella sede di Zola 49 dipendenti, per ora sembra non arretrare dalla propria decisione, ribadendo i licenziamenti comminati, uno dei quali riguarda anche una rappresentante sindacale.

Ieri al tavolo erano presenti l’azienda, i rappresentanti sindacali, il capo di gabinetto del sindaco metropolitano con delega al lavoro Sergio Lo Giudice, il Sindaco di Zola Davide Dall’Omo e i rappresentanti della Regione Emilia Romagna,

La Fiom ha ribadito "la richiesta del ritiro dei licenziamenti e l’apertura di una trattativa seria per gestire le eventuali difficoltà aziendali" e ha definito il rifiuto dell'azienda in merito "molto grave" e "un gesto arrogante anche nei confronti delle istituzioni".

Dalla sua, una nota della Città metropolitana ha ricordato -proprio attraverso una dichiarazione di Lo Giudice- che "qualsiasi confronto in sede sindacale è reso più difficile dalla scelta unilaterale dell'azienda" ma auspicando al contempo che "si costruiscano le condizioni per attivare percorsi di tutela delle lavoratrici coinvolte". E’ previsto un ulteriore incontro al Tavolo di Salvaguardia per il 25 Novembre.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tre donne licenziate, fumata nera al Tavolo: scontro sindacati-azienda

BolognaToday è in caricamento