NO TAV in corteo. Imbrattano piazza Verdi, sotto gli occhi dei vigili
Nessuno scontro o blocco del traffico, questa volta i manifestanti hanno perorato la loro causa a suon di balli, musica, striscioni e murales... agendo indisturbati
Ancora mobilitazioni No Tav a Bologna. Nessuno scontro o blocco del traffico questa volta, gli attivisti del Cua hanno perorato la causa a suon di samba, slogan, striscioni e un grosso murale, vergato all'esterno del locale Le Scuderie, chiuso ieri sera.
BALLI E CANTI. Prima si sono riuniti in assemblea, organizzata dal Collettivo Autonomo Studentesco, cui hanno partecipato anche alcuni docenti. Affollata l’aula di lettere: collegamenti Skype con la Val di Susa e poi in strada per un Reclaim the Street notturno e per gridare la loro solidarietà ai valligiani. Poi il popolo No Tav è sceso in Piazza Verdi, verso le 22, per radunare e “caricare” i militanti con musica, danze e comunicati, prima di avanzare in corteo per le vie della zona Universitaria. Alla testa, samba e striscioni contro la Torino-Lione per un vivace corteo che si è snodato per le vie dell’università.
“Sono 360 i docenti che hanno firmato gli appelli contro la Tav e stasera ci siamo confrontati con alcuni di essi”, ci dice un militante, ”L’aula scoppiava, c’è stata una grande risposta. Siamo No Tav fino alla fine per fermare quest’opera inutile e dannosa. Stasera ci riprendiamo l’università”.
IMBRATTAMENTO. Nel frattempo, ore 23 circa - in piazza Verdi - appena rimessa a nuovo - due writer mascherati realizzavano graffiti all'esterno del locale Le Scuderie, che ieri sera aveva chiuso subito dopo l'aperitivo. L'"opera" raffigura un treno-teschio e il classico slogan valsusino “La Valle non si arresta, No Tav fino alla vittoria”. Forze dell'ordine assenti, i manifestanti hanno imbrattato il muro agendo indisturbati. Non era notte fonda, non hanno agito di soppiatto, ma nel bel mezzo di una manifestazione tra musica alta e slogan urlati dagli altoparlanti. A breve distanza, si trovavano pure alcuni vigili urbani, che non hanno nemmeno tentato di bloccarli.