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Domenica, 28 Aprile 2024

Canale Navile, petizione per renderlo un parco: "Serve un ente che se ne prenda cura" | VIDEO

Il "manifesto-appello" firmato da duemila cittadini e appassionati del sito naturalistico che vogliono un ente unico per la manutenzione e la salvaguardia dell'ecosistema. Ara: "Noi ci siamo"

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Rendere il canale Navile un parco urbano con un ente unico che soprintende la gestione del suo patrimonio ambientale e culturale che, in diversi tratti del corso che si snoda dalla città fino a Bentivoglio, continua a essere minacciato dall’abbandono di ogni genere di rifiuti e l’incuria. I residenti del quartiere e le associazioni volontarie hanno lanciato un "manifesto-appello" per chiedere all’amministrazione il rilancio definitivo del sito con interventi che riguardano la pista ciclabile, le infrastrutture idrauliche e la salvaguardia della flora e della fauna che li popolano. E soprattutto un governo che coordina le tante realtà (Demanio, Regione, Comuni e Consorzio delle Acque tra le altre) che se ne devono occupare.

Manutenzione del percorso ciclo-pedonale e del verde, sorveglianza per contrastare l’abbandono dei rifiuti e nuove luminarie per rendere il percorso più sicuro sono solo alcune delle proposte del documento che, varato da quattro residenti, ha già raccolto oltre duemila sottoscrizioni. E che trova d’accordo anche l’assessore Daniele Ara e la presidente di quartiere Federica Mazzoni. L’impegno è realizzare il Parco del Navile come uno tra i sei nuovi parchi urbani previsti dal progetto-bandiera 'Impronta Verde' di questo mandato: "Abbiamo fatto tanto ma tanto c’è ancora da fare – ha detto l’assessore Ara -. Occorre istituire un governo che non c’è, facendoci capofila di un sistema complessissimo dato che il canale è di proprietà della Regione ma è il Comune che lo utilizza in convenzione. Da parte nostra la volontà c'è.

Per i residenti l’attenzione va data non solo alle infrastrutture già esistenti, collegandole meglio con il resto dei tracciati ciclabili o pedonali metropolitani, ma anche agli edifici storici come i vecchi sostegni e la centrale idroelettrica del Battiferro che costituiscono un patrimonio storico che ha bisogno di essere recuperato e integrato. E, non da ultimo, sbloccare tutte le potenzialità del Navile in fatto di turismo, preservandone l’ecosistema e abbellendo il percorso con nuove fontane, piantumazioni, punti di ristoro e realtà per la formazione di ragazzi e studenti delle scuole. “La nostra proposta - dice uno dei promotori del manifesto, Mauro Tolomelli - è quella di superare le farraginose dinamiche burocratiche e amministrative che negli anni hanno spezzettato responsabilità e compiti. Per ottocento anni il canale Navile ha donato storia, bellezza e ricchezza a tutto il territorio metropolitano".

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