rotate-mobile
Cronaca

Pass Invalidi: Pm sente Viviano, Portanova, Mutarelli, Morleo: "Non sapevamo nulla"

Il legale dei calciatori del Bologna, finiti al centro dell'inchiesta pass invalidi rilasciati indebitamente, giustifica: "I calciatori non sapevano che erano Irregolari"

Prosegue l'inchiesta sui Pss Invalidi rilasciati indebitamente. Interrogati ieri alcuni dei calciatori del Bologna coinvolti nella bufera: Viviano, Portanova, Mutarelli, Morleo. Loro si scagionano asserendo di essere stati all'oscuro della loro situazione "irregolare", cioè non avrebbero saputo nulla dei rinnovi oltre i termini dei loro permessi auto.

LA DIFESA. "Cosa ci fosse dietro a questo fenomeno non sappiamo nulla e non spetta a noi fare illazioni. Noi ci fermiamo al dato di fatto della buona fede ritenendo che quei pass fossero regolari. D'altronde tutti e quattro i ragazzi hanno ribadito che abitavano in centro e che se dovevano trasferire la loro residenza non avevano nessun ostacolo a farlo in pochi giorni, quindi ottenendo il pass in modo assolutamente regolare e duraturo. Non l'hanno fatto perché c'era qualcuno che curava quella pratica e pensavano che venisse fatto in modo perfetto e assolutamente regolare". Così ha spiegato i fatti il difensore dei giovatori

Nel pomeriggio di ieri, dalle 15 fino alle 19.30 il procuratore aggiunto Valter Giovannini ha sentito i quattro sportivi. Era stato lo stesso Bordoni a chiedere le audizioni.

I FATTI. Ad ottenere i pass aveva pensato Marilena Molinari, la disabile che si occupava di varie pratiche per i giocatori del Bologna, indagata a sua volta nella vicenda. Tutti i giocatori sentiti hanno spiegato che nessuno di loro né la società ha mai dato denaro per quelle pratiche. Qualcuno ha fatto il nome dell'ex dg Pedrelli come la persona che li indirizzò a Marilena. Del fatto che avevano anche le targhe delle auto collegati ai permessi handicap della disabile hanno spiegato di averlo appreso solo quando è deflagrata la vicenda pass.

"Abbiamo peccato un po' di superficialità ma in buona fede. funziona così in ogni società di calcio. Semplicemente ti affidi a delle persone, come chiunque arriva in una città nuovà, ha detto Viviano ai giornalisti uscendo dalla procura . "Non immaginavo ci fosse qualcosa di irregolare - ha aggiunto Portanova -, anche perché fin da bambino sono stato abituato a non fregare. Tutto quello che è successo è successo in buona fede. Lo dico anche per i miei compagni. Comunque se c'é qualcuno che ha sbagliato è giusto che paghi. C'é stata superficialità, questo sì. Marilena? è una gran donna, un'amica che ha fatto tutto per amore del Bologna".
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pass Invalidi: Pm sente Viviano, Portanova, Mutarelli, Morleo: "Non sapevamo nulla"

BolognaToday è in caricamento