Passante, Salvini: "Se il cantiere può aprire domani, deve aprire"
Lo afferma il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, parlando del Passante di Bologna
"Ci sono sindaci che chiedono ascolto e ulteriori opere a vantaggio del territorio: assolutamente sì. Poi se un cantiere può aprire domani, deve aprire".
Lo afferma il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, parlando del Passante di Bologna che vede partire i lavori sui sottoservizi propedeutici all'allargamento di autostrada e tangenziale. Salvini tocca l'argomento ieri a Bologna per visitare il cantiere Anas del Nodo di Casalecchio.
"Mi sono impegnato con alcuni sindaci del territorio a parlare dell'impatto che le infrastrutture hanno- afferma il ministro- e penso al Passante, ovviamente: i cittadini e le comunità dovranno essere coinvolte e accompagnate perché non è più il periodo in cui le infrastrutture passano sulla testa di Comuni, sindaci e cittadini".
L'ascolto "è fondamentale: da ministro sto incontrando e ascoltando centinaia di sindaci", continua Salvini, ma poi "l'importante è partire con le opere". In altre parole: "Va bene ascoltare, però poi bisogna decidere".
Il ministro accenna alle "opere di mitigazione" e sottolinea che il Passante "ha bisogno non di essere calato sulla testa dei cittadini, ma di essere accompagnato": questo "è fondamentale, poi alla fine la politica ha l'onore e l'onere di decidere altrimenti l'Italia si ferma".
Il progetto, però, dal centrodestra è stato criticato. Questo "perché in passato- risponde Salvini- non ci fu l'ascolto che io da ministro cerco di praticare da quattro mesi. Ci sono altre situazioni in giro per l'Italia dove ho chiamato i sindaci del territorio e le realtà che dovranno lavorare mettendole intorno ad un tavolo, perché quando un'opera pubblica abbatte centinaia di alberi e sventra un Comune o blocca un'intera comunità, bisogna lavorarci".