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Domenica, 28 Aprile 2024
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Volo da incubo: "Due passeggeri disabili dimenticati al Marconi"

Una donna e un bambino, entrambi gravemente disabili, lasciati a terra da un volo direzione Alghero

Cinque passeggeri, di cui due gravemente disabili – uno di questi un bambino di nove anni – sono stati lasciati a terra da un volo Ryanair nella tratta Bologna-Alghero. I fatti risalgono allo scorso 19 luglio. Il bambino era arrivato a Bologna dalla Sardegna per un controllo, l’ennesimo, all’ospedale Rizzoli. Si tratta di un bambino affetto da paralisi celebrale infantile, ipovedente e non deambulante se non con l’utilizzo di una sedia a rotelle. Il bambino in questione, di nome Antonio (il nome è di fantasia), necessita di assistenza sia all’imbarco che allo sbarco del volo, come regolarmente segnalato dai genitori in fase di acquisto dei voli. 

Il racconto

Il volo Ryanair di ritorno da Bologna ad Alghero è previsto per le ore 22 del 19 luglio. La famiglia di Antonio, in tutto tre persone, più due persone – di cui una donna disabile, anch’essa arrivata a Bologna per dei controlli medici – si recano al Marconi abbondantemente prima dell’orario di partenza, effettuando il check-in e i soliti controlli ampiamente in tempo. Una volta aperto l’imbarco del gate, però, la famiglia di Antonio e la coppia presente con loro vengono di fatto dimenticati a terra, in barba al regolamento che prevede l’imbarco prioritario per passeggeri PMR (persone a mobilità ridotta). Segnalando l’inconveniente al personale di terra, le cinque persone vengono portate al piano terra fuori all’aeroporto, in attesa del mezzo elevatore necessario alle operazioni di imbarco di pazienti disabili. Il mezzo arriva in ritardo, attorno alle 23.40, e una volta giunti nei pressi dell’aereo, si intuisce che qualcosa non va. Il pilota aveva infatti già avviato le procedure di partenza e stava chiudendo il portellone. L’autista del mezzo elevatore avvisa il pilota che a bordo c’erano cinque persone, di cui due disabili, che aspettavano di entrare in aereo. Nonostante ciò, nello sconcerto di tutti i presenti, il pilota decide di non imbarcare le cinque persone rimaste fuori. E parte.

Il bambino, come dice il padre Pasqualino Usai, era “stanchissimo, terrorizzato, non aveva cenato e ormai allo stremo delle forze”. La famiglia di Antonio e le altre due persone tornano quindi all’interno dell’aeroporto, ‘parcheggiati’ in uno stanzino senza aria condizionata e senza nessuna informazione fino alle 2 di notte, ora in cui un taxi viene a prenderli per accompagnarli ad un vicino hotel. Il personale Ryanair comunica alla famiglia e alla coppia di avergli riservato dei posti nell’aereo delle 9.50 del giorno successivo, il 20 luglio ma, nel frattempo, Pasqualino si attiva e contatta la Polizia presente in aeroporto, raccontando quanto accaduto.  

Il mattino seguente, le cinque persone vengono riaccompagnate in aeroporto, ma anche stavolta il personale di terra ritarda nelle procedure di imbarco di Antonio, dei suoi familiari e della coppia: “Solo dopo le urla da parte nostra siamo stati accompagnati all’aereo che nel frattempo già aveva chiuso il portellone, in attesa che i passeggeri con assistenza arrivassero all'aereo” commenta Pasqualino. L’aereo, infine, parte attorno alle ore 11, con oltre un’ora di ritardo.

“Dall’aeroporto Marconi o da Ryanair neanche una lettera di scuse. Naturalmente, a breve ci rivolgeremo ad un legale per vedere tutelati i diritti del bambino disabile. Se vinceremo dei soldi dalla causa li devolveremo all’ospedale pediatrico del Rizzoli o a quello di Sassari. A noi non interessano i soldi, ma è giusto che chi ha sbagliato paghi” commenta amareggiato Pasqualino.

La risposta

Contattata da BolognaToday, la compagnia aerea Ryanair ha fornito una sua risposta su quanto accaduto: "È inaccettabile che non sia stata prestata assistenza speciale all'aeroporto di Bologna per questi passeggeri. L'aeroporto di Bologna non è stato in grado di fornire i servizi di assistenza speciale prenotati da questi passeggeri per il loro volo da Bologna ad Alghero (del 19 luglio) nonostante Ryanair abbia pagato per questo servizio. È inammissibile che i clienti Ryanair che necessitano di assistenza speciale non ricevano adeguato supporto da parte dell'aeroporto di Bologna e stiamo lavorando con loro per garantire che ciò non si ripeta".

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