Sgombero ai Prati di Caprara, demolite 32 baracche abusive: 'Si pensa a presidio fisso'

Ennesimo sgombero, in corso da questa mattina, ai Parti di Caprara, l'area boschiva di circa 12 ettari, nei pressi dell'ospedale Maggiore di Bologna.
Sono in via di demolizione 32 baracche, dislocate in otto diverse aree. 23 sono stati gli occupanti abusivi individuati e denunciati per invasione di terreni: sono tutti cittadini rumeni, tra loro 12 donne e nessun minore. L'operazione è portata avanti dalla Polizia, unitamente ai vigili urbani e all'agenzia del demanio. (IL VIDEO DELLO SGOMBERO)

Le occupazioni abusive, che continuamente si verificano nell'area e le problematiche che vi gravitano intorno, sono "un problema molto sentito in città e ne siamo consci, il problema e proprio ai Prati di Caprara e di conseguenza poi si spostano al Maggiore, dove numerose sono state le denunce ai parcheggiatori abusivi" - così dalla Questura, dove si pensa di sorvegliare la zona attraverso 'presidi più fissi'.

L'ultimo sgombero nella zona risale allo sorso ottobre. Non perchè nel frattempo non ci siano stati abusivi a occuparla, ma anche per questioni di natura economica. Lo spiega Pierluigi Pinto, dirigente del Commissariato Santa Viola, che ha tenuto a sottolineare: "L’agenzia del demanio per fare lo sgombero spende molti soldi, si tratta di denaro pubblico, perchè è priva di operai che deve arruolare da una ditta esterna per demolire e provvedere allo smaltimento, quindi richiede un lungo lavoro, oneroso. Inoltre si tratta di un'enorme area boschiva all'interno della città e a volte le condizioni meteo non permettono lo sgombero e le demolizioni. Tra novembre e gennaio le presenze calano. E' per questo che le operazioni vengono effettuate quando le presenze sono cospicue. E' un modo di procedere senza sprecare soldi pubblici".