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Cronaca Centro Storico / Piazza Maggiore

Presidio anti-sfratti: tafferugli in Comune tra Asia-Usb e forze dell'ordine

La mattinata è iniziata con un presidio sotto la prefettura e si sarebbe dovuta concludere con una conferenza stampa nel cortile di Palazzo D'Accursio

La mattinata è iniziata con un presidio in Piazza Roosvet del sindacato di base Asia-Usb che insieme agli occupanti ha voluto ribadire l'emergenza abitativa e si sarebbe dovuta concludere, dopo l'incontro in Prefettura, con una conferenza stampa nel cortile di Palazzo D'Accursio, ma sono stati respinti da un cordone di forze dell'ordine. 

"Non accetteremo nessuno sgombero soft, come lo definisce l'assessore Amelia Frascaroli - aveva detto Federico di Asia ai cronisti - non vogliamo far guadagnare le solite cooperative, non faremo accordi", riferendosi al recente caso dell'ex clinica Beretta, dove, a seguito di un accordo con il Comune, gli occupanti hanno abbandonato lo stabile spontaneamente. 

Il sindacato "gestisce" l'occupazione di via Irnerio, con 14 famiglie e una decina di minori, e di via Toscana, dove sono ospitati perlopiù persone singole: "In via Toscana ci è stata staccata la luce e l'acqua, quindi non è possibile neanche scaldarsi, le nostre assemblee si svolgono in un ambiente ottocentesco" aveva concluso detto Federico. 

"Sono padre di 4 figli e ho avuto lo sfratto nel 2013, ho girato tutti gli uffici e l'unica soluzione è vivere in occupazione". E' stato separato dalla sua famiglia Mahmud, pakistano, in Italia da 20 anni: "I miei figli sono nati tutti qua, mi hanno lasciato in strada, ho perso il lavoro e sono andato in cassa integrazione, i comune ha sempre chiuso gli occhi".  (Guarda il video-racconto di Mahmud)

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