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Cronaca

Protezione Civile: in Emilia-Romagna arriva 'Starp', attiverà i volontari in caso di emergenze

I volontari della Protezione civile ora hanno a disposizione in tempo reale i dati aggiornati delle organizzazioni di volontariato per velocizzare i tempi di attivazione in caso di emergenze

Sono 11.000 (8.386 uomini, 2.614 donne, età media 49 anni), di cui 6.185 operativi e 4.815 di supporto; 289 organizzazioni operative i volontari della Protezione civile in Emilia Romagna e ora hanno a disposizione in tempo reale i dati aggiornati delle organizzazioni di volontariato per velocizzare i tempi di attivazione dei volontari in caso di emergenze. Sono alcuni vantaggi resi possibili da “Starp”, il neonato sistema per la gestione informatizzata dei dati delle organizzazioni iscritte all’Elenco del volontariato di Protezione civile dell’Emilia-Romagna (associazioni e gruppi comunali).

Il nuovo applicativo informatico è stato presentato oggi alle organizzazioni di volontariato dall’assessore alla Protezione civile Paola Gazzolo e dal direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile Maurizio Mainetti.

“Si tratta di uno strumento che consente di realizzare un censimento chiaro e aggiornato delle associazioni autorizzate ad operare e dei volontari che le compongono - spiega l’assessore Gazzolo -. Un’innovazione di fondamentale importanza per migliorare ulteriormente le capacità di intervento dei nostri undicimila volontari, che costituiscono una risorsa preziosa e insostituibile per affrontare le emergenze, come anche le recenti esperienze hanno dimostrato”.
Numero di organizzazioni e di volontari, mezzi e attrezzature disponibili, statuto, regolamenti: questi i dati disponibili su Starp (Sistema territoriale associazioni regionali protezione civile). Solo le organizzazioni iscritte all’Elenco regionale del volontariato di Protezione civile, articolato in una sezione regionale e in nove provinciali, possono essere coinvolte per l’attività di prevenzione, previsione ed emergenza. “L’informatizzazione ci permette quindi di sapere con estrema precisione su quante e quali forze possiamo contare - conclude Gazzolo -. Con questo strumento abbiamo dato attuazione alle direttive nazionali stabilite dal Dipartimento di Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri per assicurare la partecipazione unitaria delle organizzazioni di volontariato all’attività di Protezione civile”.

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