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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Savena / Via Augusto Murri

Murri, rapina a mano armata in gioielleria: sequestrati i gestori, 2000 euro il bottino

Cinque persone sono state rinchiuse e legate nel retrobottega, sotto minaccia di una pistola. Due gli autori del crimine, che dopo aver recluso i malcapitati hanno fatto razzia di preziosi, poi si sono dati alla fuga

Attimi di terrore nella gioielleria Pezzini di via Murri, venerdì mattina teatro di una violenta rapina a mano armata. Cinque le persone sequestrate nel negozio, dai due autori del crimine, che minacciando i malcapitati con una pistola li hanno rinchiusi e legati in uno stanzino, per poi fare razzia di monili e guadagnare la fuga.

I rapinatori sono entrati nel locale spacciandosi per normali clienti, ma nel giro di pochi minuti si sono trasformati in delinquenti agguerriti. Verso le 9.30 la segnalazione al 113, ma quando gli agenti sono arrivati, la porta era chiusa dall'interno.

Poco dopo qualcuno è riuscito ad aprire da dentro ricostruendo i minuti precedenti. Un uomo - sui 25 anni e con un cappellino bianco - era entrato per acquistare un anello. A servirlo c'erano due dei gestori, una bolognese di 48 anni e un bolognese di 39 anni. Il finto cliente potrebbe essere lo stesso che alcuni giorni fa era passato dal negozio con la stessa scusa, probabilmente solo per fare un sopralluogo.

Mentre il giovane guardava i gioielli, nel negozio è arrivato un altro uomo di 40-50 anni, con occhi da sole e cappellino e anche lui con accento campano. Pochi istanti ed è scattata la trasformazione: il più giovane dei due ha tirato fuori una pistola,, minacciando i negozianti e spingendoli nel retrobottega, dove c'era già la madre della commerciante, di 70 anni.

Ai tre sequestrati si sono aggiunti poco dopo il titolare della gioielleria, arrivato dall'esterno usando le proprie chiavi, e un'altra parente, scesa in negozio dall'appartamento del piano superiore dove si trovava, perchè insospettita dal trambusto. I cinque sono stati legati e chiusi nel retrobottega. Come hanno riferito alla polizia, probabilmente la coppia aveva un complice all'esterno, visto che uno dei due parlava spesso al cellulare.

I fuggiaschi sono riusciti a sparire nel nulla, racimolando un bottino in monili pari a 2000 euro. Gli inquirenti sono al lavoro per cercare di risalire agli autori del reato.

 

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