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Cronaca Savena / Via Toscana

Notte drammatica in zona Murri: entrano in casa con una pistola, poi la folle fuga

Paura sui primi colli bolognesi: in tre sono entrati da una porta finestra, ma la casa non era vuota. Nella fuga hanno anche provocato un incidente

Erano in tre con una pistola e hanno tentato di mettere a segno un colpo in un'abitazione di via Gandino, sui primi colli bolognesi. E' accaduto intorno alla mezzanotte, quando i ladri sono entrati da una porta-finestra che era stata lasciata aperta e si sono trovati davanti la proprietaria, i due figli e la fidanzata di uno di loro, a quel punto hanno estratto la pistola e l'avrebbero puntata alla testa della ragazza. 

Le vittime quindi si sono chiuse in una stanza e hanno urlato tanto da attirare l'attenzione dei vicini che a loro volta hanno telefonato al 113. I rapinatori sono quindi fuggiti a bordo di una Mercedes a tutta velocità e in zona San Ruffillo, si sono schiantati contro un'auto per poi fuggire a piedi. Nell'incidente è rimasta ferita lievemente la conducente della vettura coinvolta. 

Sulla drammatica notte indaga la Squadra mobile. 

Sicurezza della zona

Solo qualche mese fa alcuni malviventi erano entrati con passamontagna e pistola in una villetta sempre in zona colli minacciando i presenti, sotto gli occhi di alcuni bambini, di aprire la cassaforte. Poi la fuga, con la refurtiva.  

Episodi di criminalità e degrado non rari nell'area, tanto che a marzo era nato il comitato Comicolli: “Dalla chat di gruppo siamo spontaneamente arrivati al comitato – spiegava il presidente Francesco Cicognani Simoncini – allo scopo di dare voce a chi vive la collina tutto l'anno, anche negli inverni nebbiosi e cupi, considerata l’assenza di illuminazione stradale. I residenti si prendono cura della collina a beneficio dell’intera cittadinanza e la loro voce vuole alzarsi insieme a quella degli altri fruitori e dialogare cercando soluzioni possibili e condivise. Non siamo solo quelli 'privilegiati', siamo anche coloro che si trovano a fronteggiare grandi problemi”.

"Lepore non vuole installare le telecamere, faccia mea culpa"

"Di una gravità inaudita quanto accaduto in via Gandino - hanno commentato i consiglieri di Fratelli d'Italia in Comune, Stefano Cavedagna, Fabio Brinati, Felice Caracciolo, Francesco Sassone e  Manuela Zuntini - non si può stare tranquilli a casa propria che si rischia entrino in casa persone armate. Massima solidarietà alle vittime. Questa purtroppo è anche una conseguenza del fatto che la giunta Lepore ha affermato di non voler installare le telecamere nella zona di via Gandino così come in zona Colli. Chi delinque si sente libero di farlo non essendo controllato. Lepore disse che non ci sono le risorse. Le risorse ci sono eccome, grida vendetta che spendano 24 milioni di euro per implementare la città a 30km/h, ma non trovino qualche centinaio di migliaia di euro per un sistema di videosorveglianza che aiuti nelle indagini e che faccia da deterrente conto i delinquenti. Lepore disponga anche maggiori controlli della polizia locale e si chieda un coinvolgimento alle Forze dell’Ordine" conlcudono. 

"Quanto accaduto in Via Gandino certifica che ormai siamo in una situazione che vede nella nostra città una deriva pericolosissima, viviamo nel puro terrore e in pieno giorno possiamo essere derubati e picchiati in zone certo non periferiche o isolate che da tempo sono preda di bande di criminali - afferma Paola Francesca Scarano, consigliera del Gruppo Misto - Servono telecamere e presidi, serve la consapevolezza che la nostra città non è più un’oasi felice e la politica deve aiutare i cittadini stremati e soli".

“È stata puntata una pistola alla testa di una ragazza di 18 anni durante una rapina. Un episodio inaccettabile che certifica una mancanza cronica di sicurezza.  Totale solidarietà alla ragazza e alla famiglia per la gravissima aggressione subita - scrive in una nota il capogruppo della Lega a Palazzo D'Accursio, Matteo Di Benedetto - Ora chiediamo al Sindaco di fare mea culpa, cheidere scusa e di prendersi le sue responsabilità: era il 27 febbraio quando, a seguito di una serie di furti in appartamento proprio in via Gandino, chiedevamo l’istallazione di telecamere, anche per fare da deterrente a futuri episodi che potessero mettere a rischio i cittadini. Purtroppo avevamo ragione a preoccuparci e la scelta dell’amministrazione di non dare risposte ai bolognesi è gravissima. Le politiche di Lepore e della sua giunta sono gravemente deficitarie e portano avanti solo temi ideologici. Se non gli interessa della sicurezza dei suoi cittadini, invito il Sindaco e i suoi a dimettersi”.

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