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Cronaca Minerbio

Due rapine in farmacia in mezz'ora, poi il colpo all'Unicredit di via Rizzoli: tre in arresto

Dopo qualche giorno due di loro sono entrati anche alla filiale dell'Unicredit sotto le due Torri, in pieno giorno. Tutti nuovamente in manette

Il bottino della prima rapina era stato scarno, così in meno di mezz'ora, hanno messo a segno un altro colpo. I carabinieri di Molinella infine li hanno individuati e arrestati: si tratta di tre operai edili, di 43, 31 e 28 anni, originari dell'agro aversano, in provincia di Caserta, e domiciliati in provincia di Bologna. Due di loro avevano rapinato anche l'Unicredit di via Rizzoli, il 13 gennaio del 2020, ed erano stati arrestati.

I fatti risalgono al 7 gennaio del 2020, quando poco dopo le 19, hanno rapinato la Farmacia Stori di Altedo quindi si sono diretti a Minerbio, alla farmacia di Cà Dé Fabbri per poi fuggire in auto. 

Modus operandi collaudato 

Il "copione" delle due rapine è identico, quasi un modus operandi ben collaudato: sono arrivati davanti alle farmacie con il volo coperto da cappucci, uno di loro è rimasto vicino all'auto, una Citroën C4 grigia, l'altro davanti alla farmacia e il terzo è entrato. 

Nel primo caso, armato di cutter, il rapinatore ha preso la farmacista per un braccio e l'ha spinta davanti al registratore di cassa. del tipo "automatico", che si apre però a fronte di un pagamento, quindi è riuscito a racimolare solo 70 euro. Di tutta fretta, dopo aver abbandonato alcuni capi di abbigliamento in strada, sono risaliti a bordo e si sono diretti a Cà Dé Fabbri: lì, facendo intendere di avere una pistola, il ladro ha trascinato il titolare davanti alla cassa e, una volta aperta, ha arraffato 600 euro. 

Le indagini e l'arresto

Fondamentale la descrizione dell'auto fornita da un testimone: i carabinieri di Molinella hanno incrociato i dati del veicolo con le immagini di sorveglianza, e quindi sono riusciti a identificare i tre rapinatori, volti noti alle forze dell'ordine, e tutti accusati di rapina aggravata in concorso: si tratta di un 43enne, dedito al furto da 20 anni, un 31enne, individuato tramite l'esame di uno scalda-collo abbandonato ad Altedo, e un 28enne, rintracciato incrociando i dati del traffico telefonico. 

Per il 43enne, già in carcere a Santa Maria Capua Vetere (CE) è stata disposta la misura dell'arresto, per il 28enne, che si era costituito dopo la rapina all'Unicredit, sono stati confermati i domiciliari a Casal di Principe, mentre il 31enne, l'unico a piede libero, è stato rinchiuso nel carcere di Salerno. 

La rapina in via Rizzoli in pieno giorno

Durante la pausa pranzo, allontanandosi dal cantiere per il quale lavoravano in città, entrarono nella filiale Unicredit col volto coperto dal cappuccio e minacciarono gli impiegati della banca con un taglierino, impossessandosi di 6 blister di monete per un totale di 480 euro. A chiamare il 113, una dipendente che si trovava al secondo piano della filiale.

Rapina in banca in via Rizzoli

Il 43enne era è stato arrestato in via degli Orefici dopo la fuga a piedi. Poche ore dopo, era finito in manette anche il complice: le telecamere della stazione di Bologna lo avevano ripreso mentre saliva su un treno diretto a CasertaLa Polizia è andata ad aspettarlo sotto casa, ma il 29enne si era già consegnato in caserma. 

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