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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Rifiuti, in regione slitta l'obiettivo della differenziata: è polemica

Per Castaldini (FI) il comune "cerca di spostare il problema all'anno prossimo" mentre il M5S commenta: "Con la scusa dell'emergenza per l'alluvione, la Regione ha colto la palla al balzo per rimangiarsi tutti gli impegni presi in materia di rifiuti

La giunta della Regione Emilia-Romagna ha prorogato di un anno gli obiettivi del piano rifiuti per la raccolta differenziata. Non solo per gli alluvionati, ma aiutando anche i grandi Comuni. Lo segnala dopo una seduta di commissione la consigliera regionale Fi Valentina Castaldini, secondo la quale "non possiamo non ammettere che molti grandi Comuni sono indietro nell'applicare un modello spesso ideologico e che questo consentirà un bel respiro di sollievo, per tanti sindaci in difficoltà con i loro cittadini e con un calo di consenso nazionale e regionale".

Insomma, se l'alluvione è sicuramente un buon motivo, in questo caso si sarebbe andati un po' oltre. Anzi, "con questa mossa la Regione prova a spostare il problema al 2024", tira le somme l'azzurra. Più in generale sull'assestamento di bilancio 2023-2025, con il voto in aula la prossima settimana, Castaldini rileva che "la maggioranza non ha presentato neanche un emendamento. Sembra che oggi la giunta Bonaccini abbia chiesto tacitamente un voto di fiducia e i consiglieri di maggioranza, contrariamente a quanto è avvenuto discutendo nelle nostre commissioni, hanno deciso di farlo senza chiedere nessuna modifica. E di cose da proporre sono emerse da parte della stessa maggioranza, ma tant'è, ne prendo atto; ma non sono convinta, sinceramente, che sia la strada giusta. Certo c'è un problema sull'uso degli strumenti democratici, ma c'è anche un problema politico", puntualizza Castaldini.

M5S sulle barricate

Anche il M5S si è dichiarato perplesso dalla decisione. "Con la scusa dell'emergenza per l'alluvione, la Regione ha colto la palla al balzo per rimangiarsi tutti gli impegni presi in materia di rifiuti. Prima la riapertura della discarica Tre Monti di Imola, adesso la proroga di un anno per il rispetto degli obiettivi da raggiungere per la raccolta differenziata". Una proroga "concessa a tutti i Comuni dell'Emilia-Romagna indistintamente, e non solo quelli colpiti dall'alluvione, che rischia di dare un segnale totalmente sbagliato".

A prendere parola in particolare è Silvia Piccinini, capogruppo del Movimento 5 stelle in Regione Emilia-Romagna, dopo la presentazione da parte della giunta di un emendamento alla manovra di bilancio, in discussione in Assemblea legislativa, che proroga di un anno (al 2024) gli obiettivi del piano rifiuti per la raccolta differenziata. "Se per i territori colpiti dall'alluvione dello scorso maggio è una decisione del tutto legittima, non lo è- puntualizza la capogruppo M5s- per tutti quei Comuni non coinvolti e che non hanno subito nessun danno dagli eventi alluvionali. Non si capisce ad esempio perché grandi Comuni, come per esempio quello di Bologna, che sono notoriamente indietro rispetto ai target per la raccolta differenziata, debbano godere di questa proroga". Si tratta di "una scelta sbagliata- conclude Piccinini- dopo quella della riapertura della discarica Tre Monti di Imola, che si trasformerà, nei fatti, nell'ennesimo favore ingiustificato alle multiutilities che gestiscono i rifiuti nella nostra regione. Per questo, dopo il nostro voto contrario in commissione, daremo battaglia anche in aula".

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