Zona Universitaria, rissa per un posto al bar: minore preso a bottigliate, rischia un occhio
Grave episodio di violenza, che solleva reazioni in consiglio comunale. Scarano: 'L'Amministrazione deve intervenire considerando la zona come ad alto rischio'. Più telecamere di sorveglianza e ordinanze ad hoc per prevenire episodi simili
Un ragazzino di 17 anni ha rischiato di perdere un occhio dopo l'aggressione subita l'altro giorno in zona Universitaria. Il minore è stato ferito con una bottiglia di vetro rotta da un 21enne bolognese, durante una rissa scoppiata per per futili motivi tra i due, in cui sono stati coinvolti altri due giovanissimi. Il motivo del contendere era la contesa di un posto a sedere al bar. Il grave episodio di violenza - dopo il quale il 17enne probabilmente riporterà danni permanenti alla cornea - è finita all'attenzione dell'Amministrazione locale. Anche perchè, poche ore dopo l'aggressione, un altro episodio di violenza è stato consumato nella stessa zona: dove una coppia è stata pestata a sangue per il furto di un telefonino.
Oggi, in sede di question time a Palazzo D'Accursio, la consigliera Francesca Scarano (Lega Nord) ha 'suonato la sveglia' per l'assessore alla Sicurezza Nadia Monti. L'esponente del Carroccio, infatti, ha chiesto se la Giunta non ritengano di dover "considerare Piazza Verdi e le zone limitrofe come una situazione di particolare gravità e di allarme tale da essere monitorata con maggiore attenzione".
Per la Lega, infatti, urgerebbero "provvedimenti - anche tramite ordinanze create ad hoc come quella sulla chiusura anticipata dei locali - che impediscano a chi frequenta quella zona di dotarsi di "armi improprie" come sono, per esempio, le bottiglie di vetro che sono adottate come mezzi di offesa nella circostanza'.
Torna ancora la proposta di installare quanto prima in zona 'U' più telecamere, "anche - propone Scarano - stornando i fondi previsti per il controllo telematico degli accessi se non vi siano risorse a disposizione".
Che la zona Universitaria sia zona "calda" il Comune ce l'ha ben chiaro, come ha sottolineato l'assessore Monti: "rappresenta da diversi anni un "obiettivo sensibile" delle attività di controllo delle forze dell'ordine e della Polizia Municipale, anche con l’impiego di personale in abiti civili". Pertanto - secondo l'Amministrazione - l'impegno di controllo, in termini di operatori impiegati e di frequenza dei servizi garantiti, sarebbe già al limite delle possibilità attuali.
DIVIETO VENDITA BEVANDE IN VETRO. Rispetto al problema dei contenitori di vetro, l'Amministrazione Comunale ricorda di essere intervenuta con l'art. 14 del vigente Regolamento di Polizia Urbana il quale, proprio al fine di garantire la sicurezza, l'incolumità pubblica e l'igiene del suolo, dalle ore 22.00 alle 6.00 del giorno successivo, vieta la vendita per asporto di qualsiasi bevanda posta in contenitori di vetro da parte dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, dei circoli autorizzati alla somministrazione, degli esercenti il commercio su area pubblica, degli esercizi artigianali e commerciali ed anche mediante distributori automatici. La violazione comporta la sanzioni fino a 500 euro.
52 TELECAMERE SORVEGLIANO LA ZONA U. Per quanto riguarda il sistema di videosorveglianza - il Comune fa sapere - come nel corso degli anni il sistema di videosorveglianza cittadino è stato progressivamente implementato. Le telecamere sono posizionate tutte nel centro storico , in alcuni punti nevralgici della città. In particolare la zona universitaria è coperta da 52 telecamere sia fisse che brandeggiabili. Attualmente, l'Amministrazione ha in programma uno studio al fine di potenziare il sistema.