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Cronaca Fiera / Viale Aldo Moro

Scuole Besta, oggi il corteo di protesta per il parco: "Con pochi milioni si potrebbe ristrutturare"

Non si fermano le contestazioni di comitati e cittadini contrari al progetto: "Parco divorato dalla nuva costruzione"

Partirà alle 10.30 da Piazza Spadolini il corteo di protesta contro le nuove Scuole Besta di viale Aldo Moro, progetto che comporterebbe il taglio degli alberi del Parco Don Bosco che sarà "divorato da una nuova costruzione", scrivono gli attivisti in una nota. 

Alla manifestazione di oggi hanno aderito diverse realtà, Legambiente Bologna, WWF Bologna Metropolitana, Europa Verde-Verdi Bologna, Assemblea NO Passante, Associazione Amanda, Comitato Bolognese Scuola e Costituzione, Comitato Don Bosco, Comitato Salvaguardia Parco Villa Grosso, CTA - Comitato Tutela Alberi Provincia di Bologna, Comitato Tutela Giardino Acerbi, Fani Green, CobasScuolaBologna, USI-CIT di Bologna, Comitato NO Palazzoni Due Madonne, Comitato No Sottopasso Ferrarese, Comitato Viva la Vivaia, Sollevamenti della Terra, Sta Murga. 

"Con pochi milioni si potrebbe ristrutturare"

"Costa oltre 18 milioni: sono nuovi debiti dei cittadini mentre con pochi milioni si potrebbe ristrutturare la scuola esistente e salvare il parco". Questa in sintesi la contestazione dei comitati che ritengono "il progetto delle nuove Scuole Besta è sbagliato e dannoso. Lo capisce anche un bambino - scrivono - ma non lo capisce la Giunta del Comune di Bologna. Evidentemente i suoi interessi sono altri, legati a un'idea di città del secolo scorso, quando cantieri e sviluppo urbanistico potevano significare progresso e benessere. Oggi le cittadine e i cittadini chiedono più vivibilità e meno inquinamento, più verde e meno cemento. Richieste quasi sempre ignorate da chi avrebbe il dovere di ascoltarle".

Quindi, chiedono "perché indebitarsi per oltre 18 milioni quando si può ristrutturare con molto meno? Lo si è fatto alle Scuole Guercino, gemelle delle Besta, inaugurate in agosto, quando l'assessore Borsari si dichiarò orgoglioso di aver speso 2,9 milioni per garantire 'efficientamento energetico, sicurezza e benessere' - per i comitati quindi - San Donato è il nuovo centro dello sviluppo urbanistico, dove si prevede la cementificazione di altri 30.000 metri quadrati di suolo nel quartiere fieristico. E a pochi metri avremo 18 corsie di ingorghi, rumore e di smog!"

"Questo modello non ci piace - concludono - non possiamo perdere gli alberi del parco Don Giovanni Bosco che ci donano ombra, aria pulita e bellezza. Non vogliamo un parco divorato da una nuova costruzione il cui progetto è stato bocciato anche da insegnanti e architetti perché pedagogicamente arretrato". Tra le richieste anche la "reale partecipazione dei cittadini alle scelte che li riguardano". 

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