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Tempo pieno scuole, Lepore: "Qui aperte grazie al Comune, da Roma non ascoltano" | VIDEO

Il sindaco va incontro alle richieste dei presidenti dei Consigli d'istituto: "Una delle poche città che con risorse comunali entra nelle scuole statali dando un'offerta al pomeriggio"

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Sul tempo pieno "l'assessore Ara (assessore comunale alla scuola - ndr) a livello nazionale ha già posto più di una volta, anche in sede Anci e ministeriale, la necessità di allungarlo".

Lo ha detto alla Dire il sindaco Matteo Lepore questa mattina, a margine dell'intitolazione della palestra dell'istituto Belluzzi all'ex dirigente Giuseppe Pedrielli aggiungendo di sostenere le richieste del coordinamento dei presidenti dei Consigli d'istituto della Città metropolitana: "E fondamentale adattare i tempi della scuola ai bisogni delle famiglie, ma anche essere flessibili rispetto alle realtà sociali e democratiche delle città".

"Abbiamo partecipato a Roma anche a un incontro nazionale sul progetto scuole aperte, perché Bologna è una delle poche città italiane che con risorse comunali entra nelle scuole statali dando un'offerta al pomeriggio alle famiglie", sotto le due torri quindi "le scuole statali rimangono aperte grazie alle risorse del Comune, senza gravare sulle famiglie -  ricorda Lepore - però dal punto di vista nazionale non c'è ancora un ascolto in questa direzione. Auspico che presto si possa avere".

"Calo delle iscrizioni diventi opportunità"

In una lettera inviata allo stesso sindaco, all'assessore alla scuola e al provveditore, alla Regione, i presidenti dei Consigli d'istituto della Città metropolitana facevano notare il "forte calo di iscrizioni" per il prossimo anno nelle scuole elementari e medie a Bologna, dovuto al calo demografico, che può "trasformarsi in un'opportunità" e "'occasione per assicurare un ambiente più 'vivibile', accogliente e stimolante per le studentesse e gli studenti consentendo finalmente la creazione di classi meno numerose. 

Il calo di iscritti, spiegavano nella lettera "potrebbe anche essere l'occasione per ampliare e aumentare in modo considerevole le classi a tempo pieno, soprattutto in territori che ne hanno bisogno e che lo richiedono a gran voce, perché questa opportunità, prima che una misura di welfare, rappresenta un'indubbia opportunità per lo sviluppo culturale di chi a casa non può godere di adeguati stimoli e sostegni educativi, potendo in tal modo sostenere i più deboli e recuperare le situazioni di svantaggio", osservano i presidenti. 

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