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Cronaca

Zaki, udienza rinviata di altri due mesi

Lo studente egiziano rimane in carcere. Gli avvocati dovrebbero ora potere accedere agli atti. Il caso della visita del ministro egiziano a Ravenna

Settanta giorni da oggi, sino al 7 dicembre. E' stata rinviata a questa data una nuova udienza per il processo contro Patrick Zaki. A rivelarlo alla Dire sono fonti dell' Eipr - Egyptian Initiative for Personal Rights. l'ong con cui Zaki collaborava.

Il rinvio dell'udienza è stato chiesto dagli stessi legali di Zaki, che solo da poche ore hanno avuto accesso al fascicolo del pm e quindi capire cosa viene contestato al 30enne studente egiziano, arrestato nel febbraio 2020 di rientro da Bologna, dove studiava in un master Unibo.

Il processo si tiene a Mansoura, città settentrionale sul Delta del Nilo. Zaki, alla vigilia dei due anni trascorsi in detenzione cautelare, è arrivato stamani in manette nell'aula del tribunale di emergenza per la Sicurezza dello Stato.  La corte è chiamata a pronunciarsi sui reati di diffusione di false notizie in Egitto e all'estero per un articolo sui diritti dei copti pubblicato nel 2019 su un sito web.

Noury (Amnesty): "Rinvio lungo, governo italiano cosa vuole fare?"

Secondo Riccardo Noury, portavce di Amnesty international Italia "Non bisogna gioire se dopo quasi due anni di carcere cautelare finalmente la difesa è riuscita ad avere il fascicolo prodotto dall'accusa e può sapere di cosa il proprio cliente viene accusato". Questo lasso di tempo però, continua il portavoce, "potrà essere usato con responsabilità: gli avvocati studieranno la linea difensiva, noi di Amnesty continueremo a tenere alta l'attenzione sul caso insieme ai media e alla società civile. C'è da porre la stessa domanda alla Farnesina e Palazzo Chigi: cosa intendono fare?".

Il caso della visita del ministro egiziano a Ravenna

Noury solleva anche il tema dell'arrivo oggi in Italia del ministro dell'Energia e delle risorse minerarie, Tarek Al-Molla, per partecipare all'Omc-Med Energy Conference and Exhibition, un evento alla cui organizzazione ha collaborato anche la Camera di Commercio di Ravenna per promuovere il settore dell'energia e delle rinnovabili. "Noi di Amnesty abbiamo scritto al sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, proprio per chiedere se fosse opportuno incontrare il ministro Al-Molla nel giorno in cui Zaki andava a processo" continua Noury. "Se le relazioni tra Italia ed Egitto vanno avanti è normale che incontri di questo genere si facciano. Il punto è come si fanno: l'Italia continua a piegarsi e portare avanti il business come se niente fosse, oppure ne approfitta per sollevare questioni relative ai diritti umani? Io temo che sia la prima ipotesi". Secondo il portavoce, "quando di mezzo c'è il tema del petrolio, viene azzerata qualsiasi altra cosa".


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