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Cronaca

I 90 anni dell'ex-sindaco Zangheri, Merola: 'Vita spesa nel difendere gli ideali di uguaglianza'

"Una vita spesa nel difendere gli ideali di uguaglianza e democrazia negli anni più tesi delle lotte sociali e del terrorismo, che durante il suo lungo mandato hanno colpito duramente la nostra città"

Domani, 8 aprile 2015, Renato Zangheri compie 90 anni. "La sua città lo saluta con orgoglio, e festeggia insieme a lui. Bologna   festeggia  l’uomo,  il sindaco, il politico, il docente universitario". A scriverlo è il sindaco Virginio Merola in una nota.

Nato a Rimini nel 1925, ha frequentato la facoltà di filosofia dell'Università degli studi di Bologna dove si è laureato nel 1947 e ha iniziato la carriera accademica. Dal 1965 è professore ordinario di storia delle dottrine economiche dell'Università di Bologna.

Gli studi di Renato Zangheri in ambito scientifico si concentrano sulla ricerca delle origini della società contadina in Emilia-Romagna, sulla proprietà terriera, la distribuzione del reddito e la "questione agraria" nello sviluppo precapitalistico. E' consigliere comunale a Bologna nel 1956. Chiamato in giunta da Giuseppe Dozza, è nominato il 24 luglio 1959 è assessore alle istituzioni culturali e lo sarà anche nel mandato successivo dal 1960 al 1964. Dal 1965 all'aprile 1970 è direttore dell'Ente bolognese manifestazioni artistiche.

Renato Zangheri è eletto sindaco il 29 luglio 1970, sostituisce Guido Fanti, primo presidente della Regione Emilia-Romagna.
Gli anni di Renato Zangheri sindaco sono ricordati per gli avvenimenti tragici che colpiscono duramente la città: la strage del treno "Italicus" del 4 agosto 1974 dove muoiono 12 persone e 44 sono ferite per l'esplosione di una bomba a San Benedetto Val di Sambro; l'uccisione di Francesco Lorusso l'11 marzo 1977 e i fatti seguenti; la strage del 2 agosto 1980, quando alla 10,25 una bomba esplode nella sala d'aspetto della seconda classe della stazione ferroviaria causando 85 morti e 200 feriti.
Dopo il 1977, si avvia una politica di partecipazione rivolta in prima istanza ai giovani, ma anche alle associazione e alle forme di auto-organizzazione della società civile quale espressione di una base che non trova rappresentanza nei partiti tradizionali, per rinnovare i canali di intervento della politica dell'amministrazione (fonte: Iperbole)

"Una vita spesa nel difendere gli ideali di uguaglianza e democrazia  negli  anni  più tesi delle lotte sociali e del terrorismo, che durante  il  suo  lungo mandato hanno colpito duramente la nostra città. Un maestro per le generazioni successive di amministratori pubblici" scrive Merola "amministratore a Bologna dalla fine degli anni ‘50 fino al 1983, Zangheri è stato il sindaco del decentramento, della collaborazione tra comunisti e socialisti,  dello  sviluppo  della città secondo quelle buone pratiche che hanno  fatto  di Bologna modello per i servizi pubblici a livello nazionale ed  europeo.  Zangheri  ha  saputo tenere unita la città dopo la devastante ferita  della  strage  fascista  alla stazione, e per questo ancora oggi lo ringraziamo. Buon compleanno Renato, la tua città ti abbraccia”.

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