rotate-mobile
Crescita allo 0,9%

L’allarme della Camera di Commercio: “Le imprese si sono fermate, di fronte mesi nebulosi”

Preoccupa il calo degli ordini e degli inserimenti lavorativi. Il presidente Veronesi: “Prepariamoci a una frenata nel prossimo trimestre e in quello successivo”

Due dati allarmano la Camera di Commercio di Bologna, e riguardano il calo degli ordini (-1,5% nei primi tre mesi dell’anno) e degli inserimenti lavorativi previsti dalle aziende, che segnano un -9,5% nel trimestre giugno-agosto rispetto al precedente trimestre maggio-luglio (in termini assoluti, da 27.020 a 24.450 posti). Numeri che portano il presidente di piazza della Mercanzia Valerio Veronesi ad affermare che “le imprese si sono fermate”.

La produzione in calo dell'1%

Non tutti i trend sono negativi, “il turismo va bene, le esportazioni tengono”, osserva Veronesi, “ma se parliamo di fatturato parliamo di ieri, se parliamo di ordini, parliamo di domani”. Ed è ovviamente il futuro che interessa il numero uno della Camera di Commercio di Bologna. Gli altri indici economici, nel primo trimestre dell’anno dicono che la produzione delle imprese manifatturiere è calata dell'1%, il fatturato è rimasto stabile (+0,3%, grazie agli aumenti dei listini). A crescere gli ordini esteri crescono dell'1%, e l'export è aumentato del 5%. La metalmeccanica vede crescere di poco la produzione (+0,2%) e in maniera più sostenuta le vendite all'estero (+7,6%), perdendo però l'1,3% degli ordinativi complessivi.

Bene il packaging, giù l'artigianato

Solo il packaging registra un incremento degli ordini (+1,8%, +12% quelli esteri, un buon segnale a livello territoriale vista l'importanza del comparto per Bologna). Segni negativi per l'artigianato manifatturiero (-3% produzione, -1,1% fatturato, -2,6% ordini). Bene l'industria alimentare (produzione e fatturato +7%) e servizi (+3%). Ancora un recupero a doppia cifra per le attività turistiche (+14,1%). Complessivamente, la stima di crescita dell'economia bolognese per il 2023 si ferma allo 0,9% (dopo il +4,2% del 2022).

A pesare l'aumento dei tassi d'interesse

A frenare la crescita, anche l'aumento dei tassi di interesse deciso dalla Banca centrale europea per cercare di contenere l'inflazione. "Con tassi così alti si fa fatica a investire. Temiamo che ci sia un blocco dell'innovazione, soprattutto per le piccole e medie imprese che non riusciranno a migliorare e a restare competitive", ragiona Veronesi. "Chi riesce a esportare tiene ancora pur calando. Chi non riesce, fa fatica. Oltre tutto, i segni più relativi ai fatturati sono determinati da aumenti dei listi tra il 7% e il 10%. Cominciamo ad essere un po' preoccupati", ammette il presidente della Camera di Commercio. Che avverte: “Abbiamo di fronte mesi un po' nebulosi. Pensavamo che la frenata sarebbe arrivata prima, probabilmente la vedremo il prossimo trimestre e quello successivo", avverte. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L’allarme della Camera di Commercio: “Le imprese si sono fermate, di fronte mesi nebulosi”

BolognaToday è in caricamento