"No carovita day", in piazza per invocare l'impegno vs la ricaduta della crisi economica sui dipendenti pubblici
Tra le richieste il rinnovo dei contratti nazionali, l'aumento dei buoni pasto, indennizzi per i consumi domestici dovuti allo smart working e l'inserimento della 14esima mensilità
L'inflazione, anche a Bologna, galoppa e il caro-vita pesa sui portafogli dei cittadini. Ieri all'ombra delle Due Torri si è scesi in pizza solidale per sostenere i dipendenti pubblici, che come tanti altri si trovano a fare i conti con spese lievitate a fronte di stipendi cristallizzati. A promuovere la mobilitazione è stato Usb Pubblico impiego e associazione di consumatori Abaco. L'evento rientrava tra le iniziative collegate al "No carovita day", per chiedere impegni concreti contro la ricaduta della crisi economica sui dipendenti pubblici.
Sit-in in piazza Scaravilli per chiedere misure urgenti
I manifestanti si sono radunati ieri in mattinata in piazza Scaravilli, nel centro della zona universitaria, per chiedere "misure urgenti e strutturali che tutelino e adeguino i salari dei dipendenti pubblici". Il presidio promosso dal sindacato richiamava lavoratori di Regione, Inail, Comune, agenzie fiscali, Inps e altri, e offre una 'fetta' sia a loro che a cittadini e studenti.
Tra le richieste invocate il rinnovo immediato dei contratti nazionali, l'aumento dei buoni pasto fino a 10 euro, in relazione al costo della vita, indennizzi per i consumi domestici dovuti allo smart working e l'inserimento della 14esima mensilità in pianta stabile negli stipendi.