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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Caro-carburanti, esposto Codacons alla procura di Bologna: "Possibili speculazioni"

L'associazione consumatori fa partire un nuovo esposto alle Procure e all’Antitrust chiedendo di indagare sugli "abnormi rincari dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa"

Anche a Bologna si fa ricorso alla magistratura per l'aumento crescente dei listini dei carburanti. Il Codacons, associazione consumatori, fa partire un nuovo esposto alla Procura di Bologna e di tutte le province emiliano-romagnole e all’Antitrust, chiedendo di indagare sugli "abnormi rincari dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa registrati nelle ultime settimane in regione e su possibili speculazioni in atto a danno di consumatori e imprese dell’Emilia Romagna" si legge nella nota. 

“Con il nostro esposto chiediamo ad Antitrust e Procure di attivarsi per capire chi stia speculando aumentando ingiustificatamente i listini dei carburanti alla pompa, che salgono nonostante il calo del petrolio, e di aprire indagini sul territorio attraverso l’ausilio di Nas e Guardia di Finanza per i reati di manovre speculative su merci e aggiotaggio, sequestrando atti e documenti utili presso le sedi delle società petrolifere presenti in Italia” – afferma il presidente Carlo Rienzi.

Per Codacons infatti non si tratta della prima iniziativa del genere: a maggio aveva motivato con "aggiotaggio e truffa" il caro carburanti. 

"Andamento anomalo, nonostante il taglio delle accise"

"Oggi la benzina costa oltre il 28,5% in più rispetto allo scorso anno, mentre il gasolio è rincarato di circa il 37,5% sul 2021 – osserva l’associazione – Un andamento dei listini del tutto anomalo, che si registra nonostante il taglio delle accise disposto dal Governo e che non sembra essere giustificato dalle quotazioni petrolifere. Negli ultimi mesi, infatti, il petrolio ha raggiunto il suo picco il 9 marzo 2022, quando il Brent ha toccato la soglia dei 131 dollari al barile – analizza il Codacons – In tale data la benzina, e senza il taglio delle accise pari a -30,5 cent scattato solo il 22 marzo, costava in media 2,048 euro al litro in modalità self, 1,966 euro il gasolio. Oggi il petrolio è quotato ben al di sotto dei 120 dollari al barile, mentre la verde costa in media 2,075 euro al litro e il gasolio 2,030 al litro. Questo significa - spiega Codacons - che nonostante le quotazioni del petrolio siano calate la scorsa settimana dell’8,4% rispetto a marzo e malgrado il taglio delle accise, benzina e gasolio costano oggi ingiustificatamente di più!"

"Per dare un quadro della gravità della situazione, basta considerare che in assenza del taglio delle accise pari a 30,5 centesimi di euro al litro .- continua Codacons - la benzina costerebbe oggi oltre 2,4 euro al litro (2,38 euro il gasolio) superando il record storico raggiunto nell'ottobre del 1976, quando un litro di benzina arrivò a costare 500 lire, pari a 2,31 euro a valori correnti". 

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