Tecnoform, almeno 35 esuberi. Lavoratori in sciopero

Verso la Cigs di un anno, per crisi, seguita da una procedura di mobilità volontaria per l’azienda Tecnoform, di proprietà della Famiglia Kerkoc (vicepresidente di Unindustria Bologna), che produce arredi per veicoli 'ricreazionali' e che occupa ad oggi 168 dipendenti.

La ditta di Crespellano ha infatti, nei giorni scorsi, dichiarato un esubero di circa 35/40 dipendenti. La notizia ha creato agitazione nella filiera dei lavoratori, che affiancati dalla Cgil, hanno dato avvio ad un pacchetto di 10 ore di sciopero, di cui 2 avviate lunedì scorso e 2 nella gioranat di ieri, con presidio davanti agli uffici aziendali. 

"Chiaramente per noi la decisione di utilizzare una CIGS per crisi è una decisione inaccettabile in quanto fra un anno se non ci sarà una ripresa del mercato ci troveremo nella stessa situazione di oggi in quanto la composizione dei lavoratori dell’azienda è compresa fra i 40 e i 50 anni di età anagrafica e quindi è impensabile che ci possano essere delle uscite volontarie.", così il sindacato ha reso noto attraverso una nota.

Le richieste che le RSU e la Fillea-Cgil hanno avanzato sono di utilizzare un ammortizzatore sociale di più lunga durata (CIGS per riorganizzazione o ristrutturazione, contratto di solidarietà, ecc….) affiancato ad un progetto di rilancio dell’azienda (investimenti in impianti tecnologici, ricerca e sviluppo, riconversione del personale in esubero e ricerca di nuovi mercati).
"Resta per noi indispensabile - ha sottolineato Cgil -  arrivare ad una precisa definizione delle politiche di sviluppo dell'impresa sul nostro territorio  e dei relativi investimenti a supporto della stessa."

L’assemblea dei lavoratori ha dato mandato alle RSU e alle OOSS di richiedere la convocazione di un tavolo istituzionale urgente in modo da  sollecitare l’azienda ad un "più preciso impegno alla salvaguardia dei livelli occupazionali ed un utilizzo dei diversi ammortizzatori sociali ancora a disposizione con una prospettiva di lungo respiro".