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Martedì, 30 Aprile 2024
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Pasqua e Pasquetta: cosa fare a Bologna se piove

L'eventuale maltempo per le feste primaverili non rovinerà certo i giorni di vacanza: ecco cosa vedere se fuori piove, considerando sempre che sotto i portici non ci si bagna la testa

E se piove? Che si fa? Niente paura, i giorni di vacanza intorno alla Pasqua (spesso soggetti a cambi repentini di meteo così come la stagione comanda) non verranno sprecati in nessun modo: senza ombrello o con la pioggia a catinelle il modo per divertirsi da turisti o scoprire nuovi segreti della città c'è sempre. Se salta il pic-nic, niente paura! Ecco qualche idea per Pasqua e Pasquetta al coperto. 

Pasqua e Pasquetta: le aperture straordinarie e gli eventi nei musei civici

Un giorno al Cinema Modernissimo

Perché no? Il Cinema Modernissimo a Pasqua? Fra le proiezioni e il fascino d'altri tempi del bar trascorrere qualche ora davanti a un grande schermo così, è un grande piacere. E in questi giorni le programmazioni riservano anche diverse sorprese: "Mezzogiorno e mazzo di fuoco" per ridere con Mel Brooks, "Il mio amico Robot" per i più piccoli, "Il padrino" in pomeridiana e "Persepolis". E il giorno di Pasquetta "L'ultima tentazione di Cristo" di Martin Scorsese. Qui tutto il programma: https://cinetecadibologna.it/programmazione/film-in-programma

Cinema Modernissimo, ecco l'anteprima del paradiso dei cinefili

San Colombano e Collezione Tagliavini 

Clavicordi, arpicordi, organi, clavicembali, spinette, pianoforti, una collezione di strumenti a fiato e popolari e un gruppo di strumenti automatici, tutti perfettamente funzionanti: la Collezione Tagliavini di strumenti musicali antichi, dislocata tra l’ex chiesa e l’oratorio al primo piano del complesso, è senza dubbio un unicum a livello internazionale. La storia della collezione inizia nel 1969, quando il Maestro Tagliavini acquista una spinetta del ‘500 rintracciata a Bologna e, successivamente, il grande cembalo a tre registri costruito nel 1679 dal lucchese Giovanni Battista Giusti, ancora oggi considerato uno dei pezzi più importanti della collezione. Tra le curiosità, la spinetta napoletana del XVI secolo appartenuta alla famiglia Cenci Bolognetti, casata di Beatrice Cenci, tragica eroina che ispirò opere figurative, letterarie e cinematografiche: processata per parricidio, la giovane fu giustiziata nel 1599 a 22 anni nella piazza di Castel Sant’Angelo a Roma. Una vera rarità è il clavicembalo del 1685 di Mattia De Gand, costruttore di origine fiamminga ma operante a Roma negli ultimi decenni del 1600 e primi anni del 1700. Grazie a un accurato restauro e a uno studio approfondito guidato dal Maestro Tagliavini, è emerso che questo strumento era in origine traspositore di un tono, una vera eccezione nel panorama dell’arte cembalaria italiana di quell’epoca. Dove: via Parigi 5. Orari: mercoledì - domenica 11.00-18.00, lunedì 1° aprile apertura straordinaria 11.00-18.00. 

Il Villaggio di Pasqua a Imola

Beautiful Gallery 

Un’esperienza artistica interattiva, unica nel suo genere in Italia. Beautiful Gallery è un nuovo modo di vivere l’arte, in maniera totalmente immersiva, facendo diventare il visitatore il vero protagonista delle opere. Uno spazio dove divertirsi, immergersi nei colori, nella creatività e staccare completamente la spina lasciando spazio all'immaginazione (e ai selfie effetto wow). Beautiful Gallery è in Piazza XX Settembre, 6 (vicino all'autostazione). 

"Pasquetta con chi vuoi...": idee per gite nei dintorni 

La casa di Lucio Dalla 

La Casa di Lucio Dalla è visitabile domenica, ma non il 1°aprile (qui tutte le info: https://www.fondazioneluciodalla.it/la-casa/). Siamo in via d'Azeglio, a due passi da Piazza Maggiore, e questo luogo è aperto al pubblico unicamente attraverso una visita guidata. Esplorare la casa di Lucio è un viaggio del cuore e dei sensi, è un’esperienza di suoni, immagini, colori, profumi che si scoprono muovendosi negli spazi dove l'artista ha vissuto e lavorato. L'aspetto di questi ambienti, le sensazioni che si creano entrando, gli arredi e gli oggetti avvicinano al suo mondo...per il resto ci si può abbandonare al piacere dell'arte. 

La casa di Lucio Dalla apre al pubblico

Museo della Musica

In Strada Maggiore a Bologna c'è il Museo della Musica ed è qui che ci manda la nostra guida turistica. Che ci sia il sole o la pioggia diciamo che è un luogo che merita in ogni caso. Perché? Intanto per l'affascinante contesto architettonico del cinquecentesco Palazzo Sanguinetti, donato alla città da Eleonora Sanguinetti nel 1986,  sottoposto poi a un attento restauro per riportare all’originario splendore i ricchissimi affreschi interni – che, realizzati tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, ne fanno uno degli esempi più alti del periodo napoleonico e neoclassico a Bologna. L'idea di realizzare un Museo della musica è nata non solo dalla necessità di ribadire l'importanza dell'esperienza bolognese nell'arte della musica, ma anche dall'esigenza di soddisfare una pluralità di intenti: primo fra tutti portare a conoscenza del grande pubblico il ricco e variegato patrimonio di beni musicali che il Comune di Bologna possiede e custodisce e che prima per mancanza di uno spazio adeguato era rimasto confinato nei depositi. Il percorso espositivo, la biblioteca musicale, l’area eventi, i laboratori per la didattica, lo spazio mostre interagiscono con le stanze decorate da Pelagio Palagi, Serafino Barozzi, Vincenzo Martinelli, Antonio Basoli, proponendo il Museo come un luogo vivace, polifunzionale e interattivo, frequentato dagli addetti ai lavori e dagli appassionati come dai turisti, dagli adulti come dai bambini, con un unico comune denominatore: la musica in tutte le sue forme ed espressioni. Sopra tutti un nume tutelare: Padre Giovanni Battista Martini - una delle più illustri personalità del Settecento musicale europeo - grande erudito, “vorace” collezionista, teorico e compositore, nonché ricercato maestro di contrappunto osservato, cui si deve il nucleo originario delle imponenti collezioni musicali bolognesi. Dalle 10.00 alle 19.00 sia a Pasqua che a Pasquetta. 

Le mostre da non perdere a Bologna 

Il complesso delle sette chiese di Santo Stefano

Un grande classico che non tramonta mail il complesso monumentale di santo Stefano, o “sette Chiese” di Bologna, è la “culla e il cuore della Chiesa Bolognese”. Nel percorso di visita si incontrano la Chiesa del Crocifisso, la Cripta (solo attraverso le vetrate), la Basilica del Santo Sepolcro, la Chiesa di Vitale e Agricola, il “cortile di Pilato”, la Chiesa della Trinità, il Chiostro medievale, il museo e la Chiesa detta “della Benda”. Un percorso da fare e da rifare, per i bolognesi e per i non bolognesi...

Meteo: continua il forte vento, allerta arancione 

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