rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Eventi

Cultura a ingresso libero: i migliori eventi gratis di gennaio

Il primo mese dell'anno a costo zero? Arte in tante forme e momenti di cultura che vanno dal teatro alla musica: ecco cosa fare a Bologna senza spendere un euro

Mostre, esposizioni, incontri e musica dal vivo, tutto a costo zero. Come è possibile? Perché Bologna è sempre ricca di cultura preziosa ma non costosa, esattamente come gli appuntamenti che proponiamo in questo contenitore che si aggiorna di settimana in settimana, fino alla fine del mese. Per un ripasso delle mostre (tutte e non solo free entry) ecco qui le mostre da non perdere a gennaio, mentre uno sguardo sui live del 2024 lo trovate qui, con i concerti imperdibili che passano dai palchi bolognesi. 

Fra l'altro gennaio di solito è il mese dell'arte nella nostra città e in concomitanza con Arte Fiera, arriva anche ART CITY, con tantissimi eventi da esplorare, con una grande predominanza di appuntamenti a ingresso libero. Quest'anno la kermesse in fiera si apre a febbraio (dal 2 al febbraio 2024) ma ci sono già diverse mostre programmate alla fine di questo mese, che noi inseriremo in questa lista! 

Patrick Tuttofuoco: "Abbandona gli occhi"

In occasione di ART CITY Bologna 2024 e della 50ma edizione di Arte Fiera, la Sala Convegni Banca di Bologna di Palazzo De’ Toschi ospita Abbandona gli occhi, un progetto speciale di Patrick Tuttofuoco (Milano, 1974), uno degli artisti italiani più noti e apprezzati della sua generazione. La mostra, a cura di Davide Ferri e parte del programma istituzionale di ART CITY Bologna, aprirà al pubblico martedì 30 gennaio e proseguirà fino a domenica 18 febbraio esponendo una serie di nuove produzioni e due lavori recenti dell'artista.

Abbandona gli occhi presenta forme e modalità emblematiche della pratica di Tuttofuoco fin dagli esordi: l’utilizzo di materiali industriali e sintetici come il neon, il ferro e la plastica; l’inclinazione a coinvolgere lo spettatore ad abitare la mostra, più che a porsi come osservatore distaccato. Al contempo il progetto sviluppa aspetti che fanno parte del lavoro recente dell’artista: l’attenzione al medium scultura, realizzata con materiali industriali/sintetici come il metacrilato e classici come il marmo; l’inclinazione a tradurre la forma in figura, che in Abbandona gli occhi ripete, in punti diversi dello spazio, la figura del corpo.

Le opere di Tuttofuoco danno forma a un tema che da qualche anno a questa parte percorre il lavoro dell’artista, quello della trascendenza, di uno stato di semi-coscienza e di abbandono capace di liberare suggestioni e punti di vista inediti da cui guardare alla quotidianità e al presente. La mostra ripete dunque, variandola in punti differenti dello spazio di Palazzo De’ Toschi, la figura di un corpo molle (quasi un “corpo senza organi”, verrebbe da dire citando Gilles Deleuze) che, in modi diversi, ricorre nella storia della scultura: come corpo accasciato o disteso, corpo senza testa, in un nuovo lavoro di scultura in marmo, che diventa baricentro energetico della mostra, e in un grande lavoro al neon, Drop the body, che fa idealmente da fondale a tutta l’esposizione. E come volto di dormiente, volto senza corpo, in due lavori al neon realizzati per l’occasione, che rivolgono due lati allo spettatore: da una parte il volto, una testa senza corpo e con gli occhi chiusi; dall’altra la parola, con frasi che racchiudono pensieri che il riverbero luminoso trasforma in ‘significanti’.

Il titolo, Abbandona gli occhi, funziona dunque come un’indicazione allo spettatore ad abitare il campo energetico tracciato dalle opere, più che a guardarle. Un invito che sembra rivolgergli anche il primo dei lavori esposti, Surrender the eyes, in cui un paio di mani che porgono due piccoli globi che sono un chiaro richiamo agli occhi, agli occhi separati dal volto, agli occhi inattivi, privati e liberati della loro funzione primaria e che al contempo si fanno corpo, come nei dipinti che raffigurano Santa Lucia.

La mostra, inoltre, si sviluppa anche nella sala piccola di Palazzo De’ Toschi, dove viene esposto un altro lavoro di scultura, No space, no time (2019): realizzato in metacrilato, raffigura due corpi, quelli di una madre e un figlio stretti in un abbraccio nel sonno, uniti in un contatto che riformula iconografie classiche come quelle della Pietà, e rilancia nuovamente l’immagine dell’abbandono al centro del progetto.

Patrick Tuttofuoco è un artista visivo, docente presso la facoltà di Arti Visive e Studi Curatoriali alla NABA di Milano. La sua pratica, che mescola Modernismo e Pop, è concepita come un dialogo tra l’individuo e la sua capacità di trasformare l’ambiente in cui abita, esplorando le nozioni di comunità e di integrazione sociale. L’artista spinge la figurazione verso l’astrazione utilizzando l’uomo come paradigma dell’esistenza, come matrice e unità di misura della realtà. Da questo processo cognitivo e interpretativo si generano infinite versioni dell’essere umano e del contesto della sua esistenza, che si traducono in forme capaci di animare le sculture.

Francesco Arcangeli e la mostra "Le province dell'arte"

In occasione dei cinquant’anni dalla morte del critico e storico dell’arte bolognese Francesco Arcangeli (Bologna, 10 luglio 1915 – 14 febbraio 1974), detto Momi, viene allestita presso gli spazi dell’Archiginnasio, la mostra a cura di Marco Antonio Bazzocchi e Filippo Milani, docenti dell’Università di Bologna. La mostra, che è alla Biblioteca dell'Archiginnasio (Piazza Galvani) espone alcuni documenti presenti nel Fondo archivistico e librario dei fratelli Angelo, Gaetano, Bianca e Francesco Arcangeli conservato presso la Biblioteca dell’Archiginnasio a partire dal 2007. I documenti selezionati testimoniano non solo l’ampiezza degli interessi di Arcangeli in ambito storico-artistico ma anche in ambito letterario, sottolineando il suo rapporto con la “provincia”, in particolare l’Emilia. Il filo conduttore tra le 10 bacheche è il concetto di “tramando” che caratterizza tutta la ricerca storico-artistica di Arcangeli: dalla passione per la poesia all’incontro con gli Impressionisti; dalla vicinanza con l’arte informale, in particolare l’amico Morlotti, all’estetica romantica; da Wiligelmo a Morandi, passando per Bastianino e Tasso, i Carracci, Aspertini, Crespi, Fontanesi e Pascoli. Orari: lunedì-venerdì 9-19 sabato 9-18 domenica chiusa. 

Medici botanici alchimisti: un viaggio fra scienza e arte 

La Biblioteca dell'Istituto Ortopedico Rizzoli presenta la mostra Medici Botanici Alchimisti. Viaggio tra scienza e arte nelle collezioni del Rizzoli a cura della responsabile delle biblioteche scientifiche dell'Istituto Patrizia Tomba e della scultrice Mirta Carroli. La mostra resterà aperta fino al 31 marzo 2024 con i seguenti orari: lunedì 10 - 16, da martedì a giovedì 10 - 14.30 e venerdì 10 - 13.30. Per informazioni biblioteca@ior.it

NO CRASH museum (fino al 14 gennaio 2024)

Si tratta di un'installazione a cura di Imagem Multimedia & Design. Il progetto internazionale NO CRASH museum, realizzato da Imagem s.r.l., propone un nuovo format della campagna di sensibilizzazione sui temi della dignità e della sicurezza sul lavoro attraverso l’arte: una nuova installazione frutto di un progetto internazionale di video–danza, nato nel 2020 e che ha portato alla realizzazione di tre cortometraggi: NO CRASH, spaziorisonante (02:07 - prod. 2020), HOPE, apertamente (02:17 - prod. 2021) e 27 dollari, daydream (11:09 - prod. 2022). Evento gratuito presso il Musei del Patrimonio Industriale di via della Beverara. 

NO CRASH, spaziorisonante (02:07 - prod. 2020) - Uno spazio che potrebbe rappresentare una qualsiasi periferia del mondo, degradato e pericolante, diventa scenario per urlare al mondo il desiderio di liberarsi dalle schiavitù di un lavoro senza diritti.
Musica e direzione artistica: Paola Samoggia
Regia, fotografia, montaggio video: Carlo Magrì
Sceneggiatura: Rita Forlani
Coreografia e danza: Giuseppe Devito Spinelli
Riprese video e droni: Master & Co. Stefano Gilioli - Maurizio Lelli
Segreteria di produzione: Isabella Amidei
Relazioni internazionali: Alessandra Bonzi
Speciale ringraziamento: Matteo Masetti e Alessandro Solmi

HOPE, apertamente (02:17 - prod. 2021) - Quando la mente è oppressa da un lavoro non sicuro e non dignitoso, si aggrappa alla speranza. Un racconto verso la libertà dagli ingranaggi che costringono il corpo e uccidono la mente.
Musica e direzione artistica: Paola Samoggia
Regia, fotografia e montaggio video: Carlo Magrì
Sceneggiatura e testi: Rita Forlani
Coreografia e danza: Lucia Vergnano
Riprese video e droni: Master & Co.
Segreteria di produzione: Isabella Amidei e Paola Fabbri
Relazioni internazionali: Alessandra Bonzi
Realizzazione scenografia: Falegnameria Rossetti
Realizzazione graffiti: Dima Montanari

27 dollari, daydream (11:09 - prod. 2022) - Una onirica "visione ad occhi aperti", tra canto lirico e danza contemporanea, liberamente ispirata a "Il banchiere dei poveri", primo libro del Premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus, nel quale l'autore sogna di "segregare la povertà nei musei" attraverso un modello economico basato sul lavoro. Nelle arie cantate si narrano gli esori del microcredito e della possibilità data ad un gruppo di giovani donne di trovare un lavoro dignitoso come riscatto dal baratro della povertà.
Musica originale: Paola Samoggia
Libretto: Rita Forlani
Regia fotografia montaggio e post-produzione: Carlo Magrì
Orchestra:Teatro Comunale di Bologna (direttrice M.a Azzurra Steri)
Voci: Scuola dell'Opera del Teatro Comunale di Bologna
Solisti: Haruo Kawakami (tenore) e Claudia Ceraulo (soprano)
Attore: Matteo Belli
Coreografia: Hektor Budlla (Nuovo Balletto Classico)
Danzatori solisti: Martina Dall'Asta e Leonard Cela
Riprese video: Master & Co.

“Le voci dei libri”: Mioli, Grattesi, Mancuso e gli altri 

Ripartono per il 2024 gli appuntamenti della rassegna “Le voci dei libri” curata e sostenuta da Coop Alleanza 3.0, in collaborazione con il Settore Biblioteche e Welfare culturale del Comune di Bologna e con Librerie.coop. 
La rassegna inoltre gode del Patrocinio del Centro per il libro e la lettura del Mic – Ministero della Cultura – e del prezioso contributo di Bper Banca. L’inesauribile emozione che ci regalano i libri rivivrà anche attraverso letture ad alta voce eseguite dai giovani attori della scuola di teatro Galante Garrone, nel corso degli appuntamenti.  

Il programma di gennaio: 

Gli appuntamenti incominciano mercoledì 10 gennaio alle 18 nella piazza coperta di Biblioteca Salaborsa: Piero Mioli presenta il suo nuovo libro, “Lyra E Musa. Come la musica d’opera racconta la storia del mondo” (Pendragon) in un dialogo con Jadranka Bentini e Federico Arieti. 

Giovedì 11 gennaio alle 17, al Cinema Modernissimo, sarà presentato da Nicola Gratteri “Il grifone. Come la tecnologia sta cambiando il volto della ’ndrangheta” (Mondadori) con la partecipazione di Stefania Pellegrini.

Il giorno dopo, venerdì 12 gennaio alle 18 nella piazza coperta di Salaborsa, Benedetta Tobagi presenta “Segreti e lacune” (Einaudi) con gli interventi di Stefania Pellegrini e Paolo Bolognesi.

Mercoledì 17 gennaio alle 18.30 all’Auditorium del Mast, Stefano Mancuso parla del suo nuovo libro, “Fitopolis, la città vivente” (Laterza).

Giovedì 18 gennaio alle 18 nella piazza coperta di Salaborsa, si terrà l’evento “I libri di Paolo Fabbri”: Alessandro Bergonzoni, Roberto Grandi e Francesco Marsciani, con la moderazione di Piero Di Domenico, dialogheranno su “Segni del tempo. Un lessico politicamente scorretto”, (Meltemi) e “La svolta semiotica”, (La nave di Teseo) scritti dal semiologo scomparso nel 2020. L’appuntamento è organizzato con la collaborazione di Bottega Finzioni ETS. 

Appuntamento il giorno dopo venerdì 19 gennaio alle 18 nella piazza coperta di Salaborsa, con Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli che presentano “Vola golondrina” (Giunti) in un dialogo con Alberto Bertoni.

Lunedì 22 gennaio alle 18 nella piazza coperta di Salaborsa, Lorenzo Sassoli de’ Bianchi in un dialogo con Madelyn Renée presenta “Evangelina” (Sperling & Kupfer).

Il giorno dopo, martedì 23 gennaio alle 18 nella piazza coperta di Salaborsa, Riccardo Chiaberge presenta “La formula della longevità. Le vite che hanno allungato le nostre” (Neri Pozza) con gli interventi di Ugo Berti e Armando Nanni.

Mercoledì 24 gennaio alle 18 nella piazza coperta di Salaborsa, Mario Calabresi presenta il suo nuovo libro “A occhi aperti” (Mondadori) commentando le immagini del volume.

Sabato 27 gennaio alle 18 nella piazza coperta di Salaborsa, in occasione del Giorno della Memoria, Piero Stefani, Davide Assael, con la partecipazione di Daniele De Paz, presentano “Storia culturale degli ebrei” (il Mulino).

Gli appuntamenti di gennaio si chiudono lunedì 29 gennaio alle 17.30 nella piazza coperta di Salaborsa, con la presentazione del volume di Ignazio Ingrao, “Cinque domande che agitano la Chiesa” (Gruppo editoriale San Paolo). Insieme all’autore ne parleranno Pier Ferdinando Casini, Alberto Melloni, e il Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna.

L’accesso agli incontri sarà possibile a partire da 45 minuti prima dell’inizio. Una volta raggiunta la capienza massima consentita non sarà possibile entrare e sostare in piedi. Le presentazioni che si tengono in Salaborsa sono trasmesse in diretta streaming sul canale Youtube di Bologna Biblioteche. Tutte le info su www.bibliotecasalaborsa.it.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cultura a ingresso libero: i migliori eventi gratis di gennaio

BolognaToday è in caricamento