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Riscaldamento, divieti di utilizzo dal 1° ottobre per stufe e camini: i dettagli

Tra le misure adottate dal nostro territorio per la salvaguardia della qualità dell'aria anche quelle che riguardano i sistemi di riscaldamento

Oltre alle limitazioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti, la Regione Emilia Romagna conferma tra le misure strutturali il divieto di utilizzo, in presenza di riscaldamento alternativo e sempre dal 1° ottobre al 30 aprile, degli impianti di riscaldamento a biomassa inferiori alle 3 stelle e dei camini aperti nei Comuni situati sotto i 300 metri di altitudine. 

Proprio su questo tema la Regione ha rifinanziato, con oltre 3 milioni di euro, il bando dello scorso anno, in modo da aiutare i cittadini residenti nei Comuni di pianura est, ovest e in quelli dell’agglomerato di Bologna, a sostituire le vecchie caldaie a biomassa con apparecchi meno inquinanti a 5 stelle o pompe di calore.

Possono presentare, dunque, domanda di contributo i residenti dei Comuni delle zone di pianura dell’Emilia-Romagna.

Le risorse, messe a disposizione dalla Regione, per il 2022 ammontano a 3 milioni e 105mila euro, che si aggiungono ai 3,5 milioni del 2021 e ai quasi 5 milioni per il 2023, per uno stanziamento complessivo di 11,5 milioni di euro per il triennio.

Il bando è aperto fino al 31 dicembre 2023; la richiesta di contributo va fatta attraverso la piattaforma telematica della Regione, all’indirizzo: https://servizifederati.regione.emilia-romagna.it/BandoCaldaie/

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