Torna “Santa Insolvenza”. Raid in Comune: “Il Comune produce precarietà”
Mentre si discute sul Piano Strategico Metropolitano, entrano in scena gli insolventi che accusano il Comune di "approfittare" di stagisti e precari: "Ancora mobilitazioni" promettono
Oggi Santa Insolvenza è tornata. E’ apparsa a Palazzo d'Accursio, proprio durante la conferenza di presentazione del Piano Strategico Metropolitano, per denunciare che chi si radunerà giovedì all'Arena del Sole, mentre parla di “partecipazione democratica” e della “possibilità occupazionale” che il progetto apporterebbe, recluta personale con contrattini co.co.pro part-time, di sei mesi, per poco più di 650 euro mensile, per non parlare della grande massa di forza-lavoro stagista reclutata direttamente da e dentro l’Alma Mater Studiorum, parte anch’essa del Comitato Promotore. Insomma: il Comune, in linea con il governo, si fa promotore e produttore di precarietà.
Nel cortile del palazzo comunale è stato allestito il Centro per il Reddito, già portato davanti al centro per l'impiego e agli uffici del ministero del Lavoro nelle scorse settimane, per far conoscere, ancora una volta, il piano degli insolventi, che si chiama reddito di base incondizionato e che permetterebbe a tutte e tutti di sottrarsi al ricatto, smettere di accettare qualsiasi condizione di lavoro pur di sopravvivere, restituendo il diritto di scegliere lavoro, vita, cammino.
“Santa Insolvenza tornerà – promettono - insieme ad altre realtà e campagne di mobilitazione attiva a Bologna, durante la presentazione del Piano Strategico Metropolitano, davati all'Arena del Sole, per una Agorà che dia voce a una divergente visione del futuro per Bologna, che parla di sciopero precario e reddito di base incondizionato, di rifiuto del debito, di una casa per tutti, di beni comuni, di condivisione dei saperi, di libertà di movimento, di desideri senza confini”.