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Elezioni 2022

Elezioni politiche Bologna: dalle Due Torri la rosa dei candidati Pd (ma decide Letta)

Al segretario nazionale l'ultima parola ma la segretaria Mazzoni chiede "rispetto" per il territorio. La paura di candidature 'telefonate'

Sono 11 i nomi indicati, di cui solo tre donne: gli uscenti Andrea De Maria, Gianluca Benamati, Francesco Critelli e Luca Rizzo Nervo (che è anche assessore comunale); l'ex sindaco Virginio Merola; i consiglieri regionali Antonio Mumolo e Stefano Caliandro; le ex parlamentari Sandra Zampa e Francesca Puglisi; la delegata metropolitana Simona Lembi; Davide Di Noi, della corrente 'Energia democratica'. "La rosa delle possibili candidature che provengono dalla Federazione di Bologna, in collaborazione con il regionale del Pd- assicura Mazzoni- corrisponde a una rappresentanza del territorio per comporre la migliore delle squadre per battere la destra. Noi puntiamo ad avere la piena parità di genere ed eleggere le donne: questo è fondamentale anche per oltrepassare una ferita che c'è stata nella scorsa legislatura. In questo siamo pienamente impegnati fin dall'inizio e il mio impegno personale non manca in assoluto da questo punto di vista".

Poche candidature donne, Mazzoni: "Importante è farle eleggere"

La parità però, con 3 donne su undici candidati, appare lontana. "Il quadro non si è finito di comporre ieri, anzi- replica Mazzoni- è solo il primo passaggio. Il nostro obiettivo è avere una squadra che poi sappia eleggere le persone. Non basta solo fare i nomi delle donne o semplicemente candidarle. Noi le vogliamo elette e le avremo come nostre rappresentanti. Questo è il punto politico che come Bologna, come Emilia-Romagna e come Pd stiamo tenendo", assicura la numero uno dem sotto le Due torri. 

Il timore di nomi paracadutati da Roma

Certamente nella composizione dei listini l'ultima parola ce la avrà Enrico Letta. Mazzoni però chiede rispetto per il territorio, con riferimneto particolare alle candidature 'telefonate' da Roma. Nei giorni socrsi il nome di Luigi DI Maio ha agitato i sonni del Pd regionale, ma il segretario nazionale ha chiuso a questa ipotesi, anzi smentendola.

Questa smentita quindi "E' una buona notizia" commenta, alla DIRE, ancora Mazzoni.  Scegliere candidati territoriali e positivo "dal punto di vista del radicamento nel territorio, perchè è evidente che in una campagna elettorale in piena estate e così breve, la capacità di essere riconosciuti, credibili e appunto radicati nel territoio anche dei singoli candidati giocherà un ruolo importante".

Mazzoni si dice poi consapevole che il quadro delle liste si deve ancora comporre "anche all'interno delle alleanze. Ma io sono fiduciosa che tutto quello che verrà deciso da Roma, in collaborazione col regionale, sarà quanto di più rispettoso di Bologna, perchè bisogna dare a Bologna anche di fare un'ottima campagna elettorale. Noi ci stiamo organizzando, stiamo lavorando con i nostri volontari e avremo il grande volano del Parco Nord dal 25 agosto al 18 settembre. Siamo molto determinati nel vincere queste elezioni", assicura la numero uno del Pd di Bologna.

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