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Elezioni Bologna 2021

Comunali, Lepore: "Per le primarie ok voto a 16enni e fuorisede"

L'assessore dem candidato alle primarie del centrosinistra di Bologna punzecchia Conti: "Un progetto civico si costruisce, la bandiera civica uno non se la dà da solo"

L'obiettivo di Lepore è aprirsi a sinistra, dialogando con Coalizione civica e Coraggiosa. E l'assessore ribadisce il concetto: "A Bologna non vanno bene modelli su personalismi tipo Salvini-Renzi". L'assessore dem candidato alle primarie del centrosinistra di Bologna ne ha parlato a 'Cantiere Bologna' in un'intervista. "La discussione con Coraggiosa e Coalizione Civica sta andando avanti e ho l'obiettivo di essere il candidato anche di questa parte. Penso di essere il candidato sindaco che può allargare e includere maggiormente - rivendica ancora una volta Lepore - e in questi mesi ho cucito con ago e filo per unire la città".

"Siamo diversi, abbiamo idee diverse e stiamo dialogando. Ma ho l'obiettivo di essere il candidato anche di questa parte, sarei molto felice di trovare una convergenza". Lepore dice di avere "molta stima di Emily Clancy", esponente di punta di Coalizione civica, che "è riuscita a dimostrare anche una forte leadership nell'unire questa parte. Faranno le loro scelte e diremo pubblicamente se riusciremo a convergere". Le primarie, del resto, "sono anche un confronto sui temi per unire tutto il campo del centrosinistra. L'obiettivo è una coalizione larga e non vedo in questa discussione l'assenza di parti di città", dice Lepore, riferendosi anche a una possibile 'defaillance' sul fronte moderato della coalizione, con un asse così spostato a sinistra. L'assessore sembra però non temere rischi da questo punto di vista.

"Se guardiamo alle ultime elezioni - sottolinea Lepore - il Pd ha confermato un consenso molto ampio. Rivendico che siamo un partito popolare, democratico e progressista, che è tornato ad avere il 40% nelle periferie. Il Pd viene premiato dai bolognesi per questo e questo significa che per le prossime amministrative la coalizione deve essere progressista ed ecologista - insiste Lepore - oggi a Bologna non c'è. In questi anni il Pd è stato abituato a governare da solo, col sostegno solo di Amelia Frascaroli".

"In queste primarie però si gioca una partita nuova e come candidato ho il dovere di unire il centrosinistra già dalle primarie. In due modi: sfidandoci con Isabella Conti sulle proposte, e poi chi non vincerà sosterrà l'altro; e costruendo già ora un'alleanza dentro le primarie". Lepore insiste. "Penso di essere il candidato che può allargare e includere maggiormente - sostiene - penso di conoscere bene Bologna, ho amministrato in questi anni e ho una coerenza su questa idea di una coalizione progressista".

"Girando per la città in quese settimane, sto avendo ottimi riscontri - continua l'assessore - a settembre venivo considerato un outsider, in questi mesi ho dovuto imporre un'agenda e proposto un'idea di città che non era condivisa da tanti. Oggi invece è condivisa dalla maggioranza del partito e da altre realtà, ho saputo cucire con ago e filo e unire la città. Sono sicuro che altri arriveranno nelle prossime settimane e fare le primarie sarà un modo per definire un progetto di città convincente e in grado di vincere contro le destre alle elezioni".

Regole primarie, Lepore: "Sì al voto a 16enni e fuorisede"

E proprio sulle regole delle primarie si esprime l'assessore dando l'ok al voto per i 16enni e ai fuorisede. Proprio oggi il tavolo di coalizione dovrebbe chiudere sulle regole di 'ingaggio' ai gazebo, con voto in presenza e online.  "Le regole delle primarie devono essere le più aperte possibili, consentendo di votare anche ai 16enni, ai fuorisede e agli stranieri residenti in città. Dobbiamo far partecipare più persone possibili, con tutti gli strumenti possibili - sostiene Lepore - più le regole sono aperte e meglio è. Sarebbe paradossale che proprio a Bologna mettessimo limiti al voto: 16enni, stranieri residenti e fuorisede, mi va bene tutto".

Lepore invita quanti più bolognesi a partecipare. "Io sono contento che ci siano le primarie - dice - e che ci siano più candidati, vedremo poi chi e quanti alla fine. Sarà una bella giornata e penso che le regole debbano essere le pià aperte possibili. Invito i bolognesi a partecipare, sara' importante per noi e per il Paese: le primarie del centrosinistra a Bologna saranno un messaggio importante anche per le altre città. Bologna sarà un laboratorio anche per il futuro, da qui uscirà il metodo con cui si sconfiggeranno le destre nel 2023, sia come alleanze sia come partecipazione della società civile. Vorrei che nel percorso delle primarie fossero coinvolte anche associazioni, imprese e realtà cittadine. La Fabbrica del programma che ho lanciato va in questa direzione".

Lepore: "Renzi-Salvini? A Bologna non funziona"

L'idea "personalistica" della politica di Matteo Renzi "non è adatta a Bologna. Al pari di Salvini". Insiste sul punto l'assessore dem Matteo Lepore, che nel corso di un'intervista online  ribadisce la sua posizione contro il leader di Italia Viva. All'indomani della candidatura di Isabella Conti, due settimane fa, Lepore disse che Bologna avrebbe "respinto" Renzi così come fece con Matteo Salvini durante la campagna per le elezioni regionali. E oggi, seppur con toni più smussati, ribadisce il concetto.

"Mi sembrava giusto dire la mia idea di politica e continuo a pensarlo - afferma Lepore - non è il momento dei personalismi né dell'uomo solo al comando. Non lo è mai stato, ma quest'ultimo anno e mezzo dovrebbe averci fatto riflettere". L'assessore dem lo dice chiaro e tondo. "Non credo che la ricetta di Renzi, al pari di quella di Salvini, sia giusta in generale e ancora di più adatta a Bologna - afferma Lepore - questo non significa che non ci possono essere convergenze su alcuni temi e proposte in una coalizione ampia di centrosinistra, ma quello di cui dovremmo parlare sono soprattutto le proposte per la città. Non mi piace chi porta avanti un'idea personalistica della politica. Quelle due figure rappresentano questo, fanno parte di due schieramenti diversi, ma è il modo di fare che non mi piace".

Lepore punge poi Isabella Conti. "Tra i due, chi è orgoglioso del proprio partito sono io, mi sembra chiaro - affonda il colpo l'assessore - io sono orgoglioso di essere iscritto al Pd di Bologna, non lo rinnego. Ma mi batto perché sia più aperto e più progressista. Se non partecipao alla zuffa delle correnti è perché frequento poco quella parte della politica, mi piace di più parlare dei progetti per la città". Da questo punto di vista, conferma Lepore, "nei prossimi giorni promuoverò la Fabbrica del programma. In questi anni ho lavorato con tante realtà e figure che non erano abituate a votare il Pd. Mi interessa essere il sindaco di tutti, ma mettendo in chiaro qual è la mia idea di città. Un progetto civico è questo, si costruisce nel momento in cui si fanno saltare gli steccati delle appartenenze e si lavora per unirsi per il bene di Bologna. La bandiera civica uno non se la dà da solo", sferza Lepore.

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