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Comunali, Lepore: "Alle primarie si sceglie tra noi e una politica dell'individualismo" | VIDEO

L'assessore, candidato a sindaco del Pd, il 20 giugno sfiderà Isabella Conti, in attesa di capire la mossa di Aitini. Continua il dialogo a sinistra con Coalizione Civica

In zona Savena prima, in Bolognina poi, continua il tour di incontri elettorali di Matteo Lepore, assessore dem candidato alle primarie del centrosinistra per diventare sindaco di Bologna. La direzione Pd ha approvato ieri sera le linee guida e la data scelta è quella del 20 giugno. "Invito da lunedì tutti i bolognesi che lo vorranno a presentarsi ai nostri banchetti, a mandarci il loro contatto via Facebook o via e-mail, per sostenere la mia candidatura. Lo faccio per unire il centrosinistra già nelle primarie: sto dialogando con diverse aree del centrosinistra per far si' che la mia sia la candidatura più in grado di unire, e di portare avanti il progetto del futuro anche nazionale del centrosinistra. Credo che a Bologna il Pd possa fare bene e, come candidato del Pd, sono convinto che queste primarie saranno una grande festa di partecipazione. Si sceglierà tra noi e una politica dell'individualismo (Isabella Conti ndr). Il dialogo con Coalizione Civica prosegue - aggiunge Lepore – siamo diversi e veniamo da percorsi differenti, loro sono all'opposizione in questo momento ma credo che diversi punti che Clancy mi ha sottoposto si possano raccogliere".

Lepore al Savena: "No a mostri di cemento"

Dal quartiere Savena invece, prima di arrivare in Bolognina, il candidato ha chiarito la sua posizione su un problema sollevato da alcuni cittadini del villaggio Ina Casa: l'allarme nuovi grattacieli. Abbiamo bisogno di case per le persone e non di mostri di cemento: edifici di 11 piani a fianco di una scuola coprono il sole e l'aria, in questo periodo cosi' preziosa. Questa mattina ho incontrato un gruppo di cittadini che abita nella zona Due Madonne, un'area che ha accolto in questi anni tantissime nuove famiglie, con molti figli, che l'hanno scelta, anche per via di una bella scuola. Mi hanno sollevato un problema, molto sentito nell'area: un costruttore, in queste settimane, sta proponendo di realizzare tre edifici di 11 piani. Un vero e proprio mostro, quindi, non fatico a definirlo così. Il tutto con un permesso di costruire che potrebbe portare avanti, proprio perché sta realizzando una trasformazione di un capannone industriale".

Rilancia determinato, quindi, l'assessore-candidato, che ha parlato della questione ieri con Coalizione Civica in vista di un'intesa verso le elezioni comunali: "Dobbiamo assolutamente fermare questo tipo di interventi nella nostra città, anche se la legge urbanistica regionale lo permette. Lavoreremo affinché questo tipo di interventi a Bologna non siano più possibili: questo intervento alle Due Madonne, nello specifico, ma anche altri nel suo genere che in città vogliono essere portati avanti. E non perché vogliamo fermare l'iniziativa privata, ma perché pensiamo che la qualità della vita nei nostri quartieri parta anche e soprattutto da come noi vogliamo curare la rigenerazione urbana, degli spazi, e il Piano casa". Il piano dei grattacieli in ballo, invece, "rende un quartiere popolare come il Villaggio Ina Casa delle Due Madonne - conclude Lepore - un luogo più povero. Vogliamo invece che i nostri cittadini vivano in luoghi di maggiore qualità. È una questione di concezione dell'idea di città e di diritto di cittadinanza".

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