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Ingroia vuole i grillini bolognesi, Salsi: "Non mi candido, la parola vale"

"Non mi candido da nessuna parte. A differenza di Grillo, per me la parola data ha un valore" queste le parole con cui la Salsi chiude il discorso definitivamente

Ancora Movimento 5 Stelle, ancora polemiche e commenti sui social per mettere le cose in chiaro sulle possibili candidature dei due grillini "ribelli" bolognesi: "Non mi candido da nessuna parte. A differenza di Grillo, per me la parola data ha un valore". Lo scrive su Facebook Federica Salsi, la consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle di Bologna espulsa dal comico nelle scorse settimane. La Salsi respinge così le presunte offerte avanzate dal movimento di Antonio Ingroia ai 'ribelli' del M5S, come lei o Giovanni Favia, un'ipotesi circolata in questi giorni negli ambienti politici cittadini e ripresa da alcune testate: "Quel 'finto di Grillo continua a sostenere che ciò che è accaduto e conoscete è successo perché devo candidarmi altrove. Non mi candido da nessuna parte", precisa, spiegando che "tanto meno mi toccano le pressioni del suo amico Di Pietro su altri ex esponenti del Movimento 5 Stelle. Il loro gioco è di facile comprensione". Anche il consigliere regionale dell'Emilia-Romagna Giovanni Favia ha più volte negato di voler candidarsi con chicchessia al di fuori del Movimento 5 Stelle.

L'ESCLUSIVA DI ANTONIO AMOROSI. E' ancora il giornalista Antonio Amorosi, che aveva già intervistato la Salsi dopo la "scomunica", ad approfondire i fatti: "Gli arancioni dell'ex Pm Antonio Ingroia vogliono in lista i grillini espulsi da Beppe Grillo. La notizia, apparsa su diverse testate giornalistiche, circola negli ambienti dei movimenti da un settimana. E così Giovanni Favia, Valentino Tavolazzi e Federica Salsi vengono accreditati come in procinto di candidarsi per la lista dell'ex Pm di Palermo. L'operazione sarebbe sollecitata dal presidente dell'Idv Antonio Di Pietro. Per ora lo staff di Ingroia "non smentisce e non conferma". Ma da nostri contatti sembra “ricevere” l'operazione da Antonio Di Pietro più che esserne l'artefice. Rivoluzione civile, la nuova lista di Antonio Ingroia starebbe cercando di gestire l’ingombrante presenza e le contraddizioni degli apparati di partito che la sostengono (Idv, Prc e Verdi). Ingroia vuole nomi della società civile, ma deve fare anche i conti proprio con i vecchi apparati di partito. Ma spunta in rete una dichiarazione rilevatrice della consigliera di Bologna Federica Salsi data per eventuale candidata, che da un immagine più chiara di quanto sta accadendo nei dietro le quinte. Salsi tira in ballo proprio Grillo e Di Pietro.

Le parole della Salsi assumono contorni più definiti se messi in parallelo con le strane affermazioni di Grillo poco dopo le espulsione degli esponenti dal suo Movimento (proprio Salsi, Favia e Tavolazzi). Il comico genovese dichiarò: “Mi dovrebbero ringraziare: sono tutti i giorni in tv a dire che sono antidemocratico. Magari andranno con gli arancioni e io gli darò una mano”. Appunto. E adesso il “gioco”, come lo definisce la Salsi, sembra poter andare a segno proprio grazie ad Antonio Di Pietro che spera di recuperare consenso con l'arrivo di qualche attivista grillino. Grillo riuscirebbe finalmente a confermare il suo teorema e a recuperare qualche punto nei sondaggi (dopo le espulsioni il Movimento 5 Stelle viene dato in caduta libera da tutti gli istituti). Secondo il comico i suoi comportamenti vengono contestati per malafede di alcuni attivisti. Non é antidemocratico. I contestatori lo fanno perché sono al secondo mandato ed hanno sete di potere: vogliono candidarsi altrove. Ma Federica Salsi conferma, ancora una volta, di non volersi candidare con nessuno. Più interessato ad un eventuale candidatura il consigliere regionale Giovanni Favia. Le pressioni continuano..."

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