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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Làbas da Merola, il sindaco: 'Ok per Staveco, ma prima la sicurezza'

Cinque esponenti del collettivo sono saliti dal sindaco, il quale aveva dato loro appuntamento un paio di settimane fa: "L'esperienza Làbas è utile per la città di Bologna"

Il sindaco Virginio Merola ha mantenuto la parola data (l'11 agosto aveva dato appuntamento a Làbas) e oggi pomeriggio ha ricevuto nel suo ufficio una delegazione di cinque militanti del centro sociale sgomberato da via Orfeo per discutere di un possibile altro luogo nel quale riaprire Làbas. 

Subito dopo l'incontro (anticipato da alcune dichiarazioni dei collettivi QUI IL VIDEO) Merola ha asperto la porta dello studio e ha riportato alla stampa quello che era appena stato detto: "La Staveco è disponibile e c'è spazio per tutti. Certo è che i tempi per la messa in sicurezza dell'area non potranno essere maturi prima della prossima primavera/estate". 

"In questo incontro ho ribadito che la loro esperienza può essere utile alla città - ha detto il sindaco - Vogliamo aprire una discussione sugli spazi pubblici della città, molti dei quali sono inutilizzati. Apertura ai giovani, abbiamo già delle esperienze buone, come Cassero e Laboratorio della Bolognina. E' necessario fare tutto con il nostro metodo". 

La Staveco ha una situazione compatibile, conferma Merola: "Area che può essere discussa, ma la cosa importante è essere aperti e tutti, si decide con il concorso di tutti e le idee di tutti". 

Merola Làbas-3

L'ex caserma Masini dal 2012 era diventata sede del centro sociale, ma specifica "il Demanio aveva già in corso il processo di vendita di questo bene che è stato poi effettivamente venduto alla Cassa Depositi e Prestiti assieme alla caserma Mazzoni e alla Sani. La CDP acquistò il bene nonostante fosse occupato e segnalò alle autorità la necessità di averlo a disposizione". 

2016: il Consiglio Comunale ha approvato il POC, Piano Operativo Comunale, che per la Masini confermò “il recupero dei fabbricati di pregio, la demolizione e ricostruzione di altri, senza aumento di volume rispetto all’esistente. All’interno degli edifici potranno essere ospitati un albergo, una trentina di alloggi, attività commerciali e ristorative e un parcheggio”.

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