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Emergenza Profughi: 'Bologna non accoglierà nessuno, a rischio sicurezza e buchi in bilancio'

Così risponda al Prefetto il sindaco, è lo sprone di Lega Nord, alla vigilia dell'incontro di domani, per discutere come il capoluogo felsineo debba fronteggiare l'emergenza che si prospetta

"Non può essere accolta nessuna richiesta, di disponibilità di ulteriori strutture per accogliere dei profughi, soprattutto perchè formulata in un momento storico tanto delicato e grave per l'economia del nostro Paese, con migliaia di famiglie in seria difficoltà che vengono quotidianamente a bussare alla porte del nostro Comune per chiedere un sostegno economico, un lavoro, una casa, insomma manifestano un terribile disagio che coinvolge tutta la comunità". Così dovrebbe rispondere al Prefetto il sindaco di Bologna Virginio Merola, secondo la consigliera comunale leghista, Lucia Borgonzoni, che domani in Consiglio presenterà un Ordine del Giorno per chiedere al primo cittadino appunto, di comunicare al Prefetto il diniego della nostra città di mettere a disposizione qualunque ulteriore struttura di accoglienza per cittadini stranieri. Un rifiuto dovuto - secondo l'esponente del Carroccio  - "sia per un problema di sicurezza pubblica, sia perchè i Comuni attendono ancora i risarcimenti per le spese di accoglienza sostenute finora e c'è il rischio di creare pericolosi debiti di bilancio".

Intanto 600.000 profughi sono in arrivo in Italia nei prossimi mesi. Così la conferenza metropolitana di Bologna è stata convocata d'urgenza (per domani 14 aprile)  per mettere a punto una strategia per affrontare la situazione. "Occorre un decreto legge - ha sottolineato Merola - "per  affrontare  l'emergenza  con  adeguate  misure e fondi e una direttiva chiara, che stabilisca la concertazione  tra  Ministero  dell'Interno, Prefetture  e  Comuni circa le decisioni che riguarderanno le modalità e le possibilità di accoglienza dei nuovi migranti."

Il primo cittadino, ha lamentato il fatto che "i Comuni  attendono  ancora  i  risarcimenti  per  le spese di accoglienza sostenute  finora e c'è il rischio di creare pericolosi debiti di bilancio". Il nodo, dunque, è "approntare a livello metropolitano una strategia che eviti che i Comuni siano interessati ad ospitare i profughi caso per caso e va  precisata  una  sostenibilità generale delle strutture, delle risorse e delle localizzazioni degli interventi."

L'auspicio dei leghisti è che "tutti i Sindaci della provincia domani in Conferenza metropolitana rifiutino" l'accoglienza dei profughi, "siamo  stufi - chiosa Borgonzoni - di veder trattati i bolognesi come cittadini di serie B, il  Governo, anche in questi tempi di crisi, si dichiara pronto a stanziare 36 euro al giorno (12oo euro al mese) per ciascuna di queste persone a fronte della concessione gratuita di vitto, alloggio, fonitura di biancheria e vestiario adeguato alla stagione, servizio di pulizia e lavanderia. Come se non bastasse viene poi aggiunta una ricarica del telefonino di 15 euro e una “mancia” di 2,5 euro al giorno, una vera follia se si considera che molti bolognesi piegati dalla crisi, non sanno più come arrivare a fine mese".

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