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Sanità, Castaldini: "Si rischia il commissariamento, la Regione dica la verità"

La capogruppo di Forza Italia in Regione si appella alla Giunta per conoscere l'effettiva situazione, in vista della scadenza per la consegna dei bilanci regionali (in pareggio): "Donini sta tagliando tutto per rimanere a galla"

Il 30 aprile è prevista la scadenza per la consegna dei bilanci regionali (in pareggio). Si può sforare in deficit fino al 5% delle risorse nazionali assegnate, cioè sui 9 miliardi assegnati all’Emilia-Romagna, circa 450 milioni di euro: "Nessuno ha ancora visto un foglio compilato. Oltre tale soglia si andrà automaticamente verso il commissariamento". Lo ha detto la capogruppo di Forza Italia in Regione, Valentina Castaldini, nel corso di una conferenza stampa: "Siamo davanti ad una data storica, una vera e propria resa dei conti, tra chi continua a dire
che va tutto sostanzialmente bene e chi, come la sottoscritta, ha cercato di capire e sviscerare il problema le cui radici sono più profonde e già note prima del covid. Lo dico dati alla mano sottolineando la spesa prima dell’emergenza del Covid e delle spese energetiche".

"A dicembre ci siamo lasciati con un buco"

Secondo i dati forniti da Castaldini dal 2015 – fonte: ministero dell’Economia e delle Finanze – al 2019 la spesa
regionale per la sanità in Emilia-Romagna è cresciuta di 430 milioni di euro. Nel 2015 la spesa è stata di 8.834,70 milioni fino ad arrivare a 9.265,10 milioni nel 2019: "Il 30 aprile è la scadenza per sapere come sono andati realmente i conti 2022".

"A dicembre ci siamo lasciati con l’amara certezza che dai bilanci preventivi 2022 delle Ausl emiliano romagnole il buco di bilancio era di 838.004.875 euro - sottolinea la capogruppo - Per questo, a più riprese e dati alla mano, ho richiesto alla Regione quale fosse il piano di rientro e se erano stati messi in conto i rientri del pay-back farmaceutico".

Grido d'allarme di Bonaccini: "Sanità pubblica a rischio, non so più a chi appellarmi"

"Giunta e Assessorato alla Salute si sono detti sempre tranquilli del piano di rientro - continua Castaldini - Ma ad oggi non sappiamo come. Non hanno fatto neanche parola a gennaio dei 207 milioni di euro arrivati da Roma". 

No al Commissariamento: "Donini sta tagliando tutto"

Naturalmenbte la consigliera scongiura il Commissariamento e osserva che significherebbe "il blocco di tutti i Livelli Essenziali Assistenza (LEA), ovvero non si possono migliorare ed implementare i servizi sanitari, ci sarebbe lo stop di default alle nuove assunzioni e aumenterebbe la tassazione, a partire dall’Irap alle stelle. Non possiamo permetterci questo, non lo meritano i nostri cittadini". 
La capogruppo riferiche che "la situazione è gravissima, l’assessore Raffaele Donini sta tagliando tutto e il contrario di tutto per rimanere a galla" e chiede alla Giunta Bonaccini di dire sinceramemte - dove c’è stato lo sforamento, così come ci venga riferito per il futuro dove non verranno più sostenute spese extra". 

Il caso pay-back

Dilazionare i costi covid ed energetici che gravano sanità regionale in 10 anni, chiede con una risoluzione: "La Regione ha avuto l’ardire, come si usa dire, di riuscire a tenere i piedi in due scarpe. Da un lato scarica su Roma le responsabilità di un decennio di scarsa attenzione alla sanità e dall’altro chiedono di difendere settori, come il biomedicale, quando sono stati i primi a spremerli senza vergogna alcuna". 
Il riferimento è al payback dei dispositivi medici, meccanismo introdotto da Renzi e attuato per la prima volta e in modo retroattivo dal ministro Speranza: "Mentre dalla Regione partivano le richieste per 170 milioni di euro alle aziende biomedicali, in particolar modo quelle del modenese, dall’altro dicevano che non era giusto questo
salasso.Alla fine la pezza ha provato a metterla Forza Italia con emendamenti ad hoc fino ad arrivare all’approvazione del cosiddetto 'decreto bollette' (decreto legge 30/3/2023 n.34), pubblicato in Gazzetta Ufficiale e in vigore dal primo aprile". 

La petizione

"Scarsa attenzione. L'Emilia-Romagna ha ottenuto un rimborso di 170milioni di euro. Mentre altre regioni, come Campania, Lazio e Lombardia, per esempio,  hanno ottenuto molto meno. A fronte di spese minori. Una petizione contro il Governo che in realtà punta il dito al governare di questa Regione". 

Da due settimane, su “Change.org” è partita una petizione che parte da alcuni principi sacrosanti: “La salute è un diritto fondamentale per tutte le persone, che la nostra Costituzione tutela e che lo Stato deve garantire”, viene dato atto che lo Stato già da diversi anni non investe quanto i promotori vorrebbero per la sanità, e viene chiesto, al Ministro della Salute Orazio Schillaci: "La cosa particolare è che alcuni di queste richieste sono esclusivamente di competenza regionale - dichiara Castaldini - le richieste non andrebbero quindi rivolte al Ministero quanto alla Giunta regionale, ed in particolare all’assessore alla Salute Raffaele Donini, tra i firmatari del documento". 

"La Regione, inoltre ci racconta da mesi che le liste d’attesa sono state completamente recuperate, mentre oggi cristallizza una situazione di affanno che ha negato nello scorso anno". 

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