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Dal 2025 tutte le scuole medie di Bologna rimarranno aperte anche il pomeriggio: ecco cosa cambia

Si partirà dal primo gennaio e riguarderà i 22 Istituti Comprensivi della città. Il sindaco Lepore: "Progetto che porteremo anche a Caivano e nelle periferie di Napoli"

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Dal primo gennaio 2025 tutte le scuole secondarie di primo grado di Bologna rimarranno aperte anche il pomeriggio. La novità, annunciata in mattinata dal sindaco Matteo Lepore, coinvolgerà i 22 Istituti Comprensivi della città ed è finalizzata a realizzare attività di supporto allo studio, socio-culturali e sportive, rivolte agli adolescenti e alle loro famiglie, dopo il tradizionale orario scolastico mattutino.

"Una novità frutto di due anni di lavoro - ha detto il sindaco Lepore nel corso della presentazione all'Istituto Farini di Radicalmente Adolescenti, il piano nuovi di azioni e servizi rivolti agli adolescenti - era una priorità del mandato offrire alle famiglie e agli adolescenti questi servizi su cui investiremo 10 milioni di euro di risorse europee da qui a fine mandato".

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L'iniziativa ha l'obiettivo di "prevenire la dispersione scolastica e ingaggiare i ragazzi, promuovere il successo scolastico e formativo, la socialità e la formazione continua" e fa parte del più ampio Piano amministrativo per l'adolescenza che, tra gli altri punti, prevede il potenziamento dei servizi extrascolastici presenti in ogni Quartiere cittadino: qui gli studenti e le studentesse adolescenti e preadolescenti possono fare i compiti, frequentare laboratori didattici, incontrarsi. Tutte le scuole medie, quindi, metteranno a disposizione del personale scolastico qualificato per seguire gli alunni che vorranno frequentare gli spazi del doposcuola. Tra le azioni previste anche un'assemblea permanente dei giovani "per dare loro la possibilità di discutere e anche di sostenere i progetti per la città".

Oggi in quasi tutti gli Istituti Compresivi ci sono già delle attività, ma finora una sperimentazione del modello di vera e propria apertura presentato oggi si è svolta solo alle Farini (e al Belluzzi, tra le superiori). Da gennaio l'iniziativa sarà estesa in tutti gli Ic e a quel punto il progetto potrebbe anche diventare metropolitano. Intanto verrà illustrato anche a Caivano e alle periferie di Napoli in un evento insieme all'amministrazione di Gateano Manfredi, ha anticipato Lepore: "Porteremo il nostro progetto adolescenti a Caivano e nelle periferie di Napoli. Incontreremo le varie esperienze e ci scambieremo progetti e iniziative- spiega il sindaco- perché Bologna e Napoli vogliono essere alleate sulla dispersione scolastica e il disagio giovanile. Ci piacerebbe presentare insieme un percorso a livello nazionale, sottoponendolo al Parlamento e alle altre istituzioni, sentiamo la mancanza di una visione nazionale".

"Un grande impegno - ha aggiunto l'assessore alla Scuola Daniele Ara - che integra per la prima volta in maniera sostanziale le politiche per i nostri adolescenti con tutte le politiche della città. Un ringraziamento a tutte le comunità educanti, alle scuole, all'area Educazione e ai Quartieri. Tornerò in tutti i Quartieri per illustrare questo piano ed entrare nel vivo delle varie politiche, incontrando i Tavoli Adolescenti".

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