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Cronaca Via Castiglione

Ateneo, inaugura l'anno accademico: momenti di tensione e omaggio a Eco

Contestazioni dei collettivi, arginati dalle forze dell'ordine: qualche spintonamento e traffico bloccato. Poi la cerimonia è filata liscia, tra il ricordo di Eco e le promesse del Rettore

Inaugurazione dell'anno accademico di Alma Mater tra le contestazioni. Il Cua (Collettivo universitario autonomo) si è radunato davanti all'Aula magna di Santa Lucia, dove si è tenuta la cerimonia, appendendo sul portone uno striscione con la scritta "Per un mondo senza frontiere sabotiamo i saperi bellici", mostrando cartelli con la stessa scritta e con la frase "Se l'Università va in guerra sabotiamo i saperi bellici" (con riferimento alle contestazioni a Panebianco, ndr), e diffondendo con un altoparlante il rumore di una mitragliatrice e delle bombe che scoppiano. Il tutto sotto gli occhi di Polizia e Carabinieri.
Su via Farini il traffico è stato a lungo bloccato dagli antagonisti. Durante l'azione si sono registrati momenti di tensioni: urla e spintoni tra manifestanti e forze dell'ordine, ma nessuna conseguenza.

ANNO ATENEO APRE NEL NOME DI ECO. In apertura della cerimonia d'inaugurazione dell'anno accademico, ''Alma Mater ha reso omaggio con un video di tre minuti al professore Umberto Eco scomparso pochi giorni fa. E alla fine, tutta l'aula magna di Santa Lucia ha tributato al semiologo una standing ovation. Tre minuti, con vari spezzoni di interventi pubblici e televisivi, in cui sono stati condensati l'ironia, la saggezza e l''attenzione ai giovani di Eco. "Noi siamo la nostra memoria- diceva il semiologo- io ricordo adesso cose della mia infanzia che prima non ricordavo. Quindi si accresce il patrimonio della nostra memoria: più si invecchia più si ha anima. Il giorno della mia morte ricorderò tutto". L'anno accademico dell'Alma Mater si apre dunque "nel nome di Umberto Eco", declama il rettore Francesco Ubertini nel suo discorso inaugurale, lasciando intendere anche di avere in mente qualche progetto per rendere omaggio al professore in grande stile. "Lavoriamo insieme- lancia l'appello il rettore- a cominciare da quello che vogliamo realizzare subito, appena sarà passato il momento del dolore, per ricordare l'Ateneo del professor Umberto Eco, per fare in modo che resti per sempre uno dei grandi professori dell'Alma Mater, per continuare a dialogare con lui".

FUTURO A GIOVANI. Programmi di ricerca, progetti e idee. Il rettore dell'Alma Mater chiama a raccolta istituzioni, territori e imprese per mettere insieme forze e cervelli. Un lavoro congiunto, "per dare un futuro ai nostri giovani". Ubertini lancia il suo appello all'inaugurazione dell'anno accademico . A giugno, fa sapere il rettore, sarà pronto il piano strategico di Ateneo che "segnerà le direttrici del mio mandato". Il prossimo 21 marzo, invece, si discuterà "del ruolo strategico della ricerca e dell''alta formazione per il futuro del Paese", a Bologna così come in tutte le Università italiane. Un'iniziativa promossa dalla Crui, sottolinea Ubertini, "che raccoglierà idee e proposte da consegnare al Governo". Ma "al di là del Governo- avverte il rettore- anche noi possiamo e dobbiamo fare di più. E per questo chiedo a tutti di condividere con noi programmi di ricerca, progetti e idee. Lavoriamo insieme, Istituzioni e mondo produttivo, per favorire la circolazione delle idee, la diffusione della cultura e l''innovazione, per dar futuro ai nostri giovani". E chiosa, con un pizzico di ironia: "Spero che tutti contribuiscano, con la loro passione, a portare un piacevole disordine nella testa così ben ordinata di un ingegnere". Ubertini non manca comunque di pungolare anche il Governo (seduto in prima fila il ministro Gianluca Galletti). "Investimento in istruzione e cultura, nuovo diritto allo studio, investimento in ricerca- elenca il rettore- tutti investimenti strategici e con il più alto tasso di rendimento. Parole però che sentiamo da molto, troppo tempo se ancora non siamo capaci di trovare le misure giuste per corrispondere alle esigenze di un Paese che deve correre insieme all'Europa". 

Il sistema universitario italiano ha una "produttività scientifica altissima se rapportata agli investimenti- rimarca Ubertini- esistono poi anche misure a costo zero in grado di liberare risorse". Una operazione "quanto mai urgente e necessaria" è la "drastica semplificazione dell''attuale quadro normativo, che riconosca le specificità delle Università e permetta a chi ha gambe di correre". Per Ubertini è il primo anno accademico da rettore (in prima fila la moglie e uno dei suoi tre figli). E infatti "gratitudine" per la fiducia ricevuta ed "entusiasmo" con cui portera'' avanti il suo mandato sono le parole con cui apre il suo discorso. Ubertini promette "condivisione e scambio" nei suoi sei anni di rettorato e conferma la sua "fiducia assoluta" nella squadra che lo affiancherà. Il rettore cita il suo predecessore, Ivano Dionigi, seduto in prima fila, a cui la platea tributa un applauso, e dedica un pensiero a studenti, docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo.

Compresi i 288 precari, che rischiano il posto in mancanza di proroga dei contratti. "Continueremo a lavorarci, insieme- promette Ubertini- per rendere ancora piu'' efficace" il piano di reclutamento approvato in dicembre. Problema sollevato anche da Elena Boni, rappresentante del personale, che prende la parola dopo il rettore. Boni parla di "incertezza drammatica" dei precari d'Ateneo, tutti con "elevata professionalità" ma "appesi al filo della proroga delle graduatorie". Il loro impegno, rivendica Boni, "è alla base dell'ottimo ranking internazionale dell'Ateneo". I dipendenti si dicono "orgogliosi di lavorare per l'Alma Mater", ma chiedono stabilizzazioni, progressioni economiche, tutela e valorizzazione professionale. 

(agenzia Dire)

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