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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Aeroporto

Aeroporto, la ricerca sul rumore rivela: "Tanti sorvoli a bassa quota possono essere evitati"

Riorganizzare arrivi e partenze solo sul lato ovest della pista, secondo i dati raccolti dal consigliere regionale Paruolo, può diminuire l'impatto sui centri abitati

Due terzi dei voli a bassa quota da e verso l’aeroporto Marconi, che da anni sono fonte di forte rumore e disagi per i residenti nel quartiere Navile e nelle altre zone interessate dalla rotta che coinvolge il terminal bolognese, potrebbero essere evitati. Quasi 17mila, per la precisione, contati dal consigliere regionale del Partito Democratico Giuseppe Paruolo sul totale di più di 63mila voli avvenuti tra gennaio e novembre 2023. Questo “taglio” ai sorvoli rumorosi sarebbe possibile, spiega il consigliere nel suo dossier, razionalizzando i movimenti sulla pista e dando priorità agli atterraggi e ai decolli sul lato ovest verso Bargellino. Un’organizzazione che ridurrebbe il numero di sorvoli diurni al giorno da 83 a 28.

Il calcolo del numero dei sorvoli diurni che si possono evitare utilizzando solo il lato ovest della pista

“Basterebbe volerlo. La stragrande maggioranza dei sorvoli sulla città avviene per rendere il controllo del traffico aereo più semplice”, ha commentato Paruolo durante la presentazione della ricerca frutto della raccolta di dati che la Regione ha chiesto alla società che gestisce il Marconi. Alla base della tesi c’è uno studio fatto dall’Enav nel 2023 che ha evidenziato che l’utilizzo di un solo lato della pista – quello ovest – può consentire la gestione di un massimo di 14 movimenti aerei all’ora. “Ebbene – prosegue il consigliere dem – dei circa 25mila sorvoli diurni, circa 17mila sono avvenuti in orari in cui sono decollati o atterrati meno di 14 aerei. Noi chiediamo che questi sorvoli vengano effettivamente evitati”.

Alla cifra va tolto un 6%, stima legata all’eventualità che le condizioni climatiche o altri motivi legati alla sicurezza obblighino a utilizzare entrambe le piste dell’aeroporto. La percentuale è la stessa prodotta dalla sperimentazione anti-rumore avviata la scorsa estate, che ha portato a 446 sorvoli in meno da luglio a ottobre. Per disincentivare il rumore aeroportuale, dal 2020 la Regione applica anche una tassa, l’Iresa, che negli ultimi tre anni ha fruttato oltre 4 milioni di euro alle casse pubbliche.

La distribuzione dei sorvoli nel periodo analizzato

Presentate le conclusioni, ora la palla passa alla società del Marconi. “Capisco che operare su piste contrapposte crea maggiore stress nei controllori di volo e che ci sia un limite, ma è Enav a dire che fino a 14 movimenti si possono gestire - sottolinea Paruolo -. Noi vogliamo contribuire. Io sono sicuro che se facessimo un referendum tra i residenti del Navile sul come utilizzare i soldi dell’Iresa, sarebbero tutti d’accordo a utilizzarli per incentivare l’uso del lato ovest della pista al posto di comprare i doppi vetri per le finestre”.

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