rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Zona Universitaria / Via delle Belle Arti

Aggressione sessuale in via Belle Arti, il 21enne è stato liberato

Riconosciuto dalla vittima e da un'altra ragazza è stato arrestato, poi trasferito al CPR di Milano per il rimpatrio, ma il pm lo ha liberato

Non è stato considerato un pericolo per la sicurezza pubblica, il cittadino somalo 21enne che la sera del 6 febbraio accusato della violenza sessuale in via Belle Arti, in altre parole è stato rimesso in libertà. 

Lo ha stabilito il tribunale di Milano, visto che era stato trasferito al CPR del capoluogo lombardo per il rimpatrio. Il pm, non avendo potuto valutare la pericolosità sociale, come stabilito dal cosiddetto "decreto Cutro", lo ha rimesso in libertà. 

L'aggressione

Poco dopo le 21, una ragazza ha chiesto aiuto agli agenti della volante Due Torri - San Francesco che transitava nella zona: era accorsa richiamata dalle urla di una donna. La vittima ha raccontato ai poliziotti che poco prima, in via Belle Arti, era stata raggiunta davanti al portone di casa, dove, dapprima un uomo l'aveva molestata a parole, poi l'aveva presa per la vita, palpeggiata, cercando di baciarla. Così ha urlato, mettendolo in fuga e allarmando la 20enne seduta ai tavolini di un bar. Dirigendosi verso le grida, si è imbattuta nel fuggitivo che le ha sferrato un calcio. I poliziotti poco dopo hanno individuato in piazza Puntoni un uomo sdraiato a terra, forse ubriaco, che corrispondeva alle descrizioni delle due donne

Il giovane è stato immediatamente arrestato e portato in carcere per il reato di violenza sessuale e denunciato per ricettazione e percosse. Dopo il processo con il rito direttissimo, è stato liberato (ex articolo 121) e ne è stato disposto il rimpatrio. 

All'indomani dell'arresto, il giovane, richiedente asilo, era stato accompagnato al CPR di Milano, da dove è uscito ed è libero.

Le funzioni dei CPR

Si tratta di strutture di trattenimento, disciplinate dal testo unico immigrazione, dove il cittadino straniero rimane in attesa di esecuzione di provvedimenti di espulsione. 

Quando non è possibile eseguire con immediatezza l'espulsione mediante accompagnamento alla frontiera o il respingimento, il questore dispone che lo straniero sia trattenuto per il tempo strettamente necessario presso il centro di permanenza. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Aggressione sessuale in via Belle Arti, il 21enne è stato liberato

BolognaToday è in caricamento