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Ricostruzione

Alluvione, spediti i primi bonifici per i cittadini colpiti

Si tratta di un primo acconto da 3 mila euro (a fronte di un saldo totale di 5 mila euro) a favore di 2.700 persone

Sono stati disposti oggi i primi bonifici a favore di quasi 2.700 cittadini colpiti dall’alluvione, per un valore di oltre 8 milioni di euro. Lo annuncia la Regione che fa sapere che il pagamento avviene “a undici giorni dalla chiusura del termine iniziale per presentare la domanda di primo indennizzo”. Si tratta infatti di una prima tranche da 3 mila a fronte di un saldo totale di 5 mila euro per “chi ha avuto la dimora principale, abituale e continuativa in un’unità abitativa allagata o direttamente interessata da movimenti franosi o smottamenti e quindi inutilizzabile”, spiega la Regione. “Non, quindi, il risarcimento completo dei danni – precisa Viale Aldo Moro - ma il contributo concorre alle prime spese necessarie al ripristino della funzionalità degli immobili ad uso abitativo”.

Il contributo

Il contributo è destinato alle famiglie la cui abitazione principale è stata allagata o direttamente interessata da frane e smottamenti che l’hanno resa non utilizzabile. Finanziato attraverso le risorse del Fondo per le emergenze nazionali del Dipartimento nazionale, prevede un primo pagamento di 3mila euro, che il cittadino si impegna a rendicontare definitivamente per la richiesta del saldo. L’ammontare complessivo di questo primo indennizzo, infatti, può arrivare fino a 5mila euro, più ulteriori 750 euro a titolo di concorso alle spese connesse alla predisposizione della perizia asseverata. Il rimborso copre le spese per la pulizia e la rimozione di acqua, fango e detriti, gli interventi su elementi strutturali e impiantistici, l’arredamento, gli elettrodomestici, ma anche – per la prima volta in una situazione di calamità – l’acquisto dell’abbigliamento, di stoviglie e utensili, ed eventuale materiale didattico per i figli.

I tempi

Dopo la prima scadenza  − 30 giugno 2023 − il Commissario per l’emergenza continuerà ad acquisire dai Comuni interessati l’esito delle istruttorie alle domande di acconto al quindicesimo e al trentesimo giorno di ciascun mese fino a 15 giorni dopo il termine ultimo per la presentazione della domanda di acconto, che è fissato al 30 agosto 2023.

Cosa fare per richiedere il contributo

I beneficiari del contributo presentano al Comune una domanda per ricevere l’acconto (3mila euro) e una successiva rendicontazione per attestare le spesa dell’acconto accreditato e ricevere l’eventuale saldo (2mila euro). Il Comune, alla ricezione della domanda dei cittadini, verifica i dati dichiarati e trasmette al presidente della Regione, commissario per l’emergenza, e al Dipartimento nazionale della Protezione civile i dati minimi (nome, cognome, telefono, mail e codice IBAN) per procedere ai pagamenti, che non graveranno per gli aspetti amministrativo-contabili sugli enti locali.

"In passato gli accrediti dopo tre mesi"

“Abbiamo deciso di introdurre una procedura sperimentale e immediata, che sta consentendo di pagare in tempi molto più rapidi rispetto a quanto succedeva prima - sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e la vicepresidente Irene Priolo-. Normalmente, in situazioni analoghe di emergenza nazionale, i primi accrediti arrivano dopo circa tre mesi: è invece necessario assicurare risposte più celeri alle esigenze dei cittadini, alla luce delle conseguenze degli eventi eccezionali del mese di maggio”.

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