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Cronaca Imola

Alluvione, fine lavori sul Sillaro: sono costati quasi 11 milioni

"La capacità di espansione delle acque del fiume in caso di piena è stata accresciuta". La Regione mette online la mappa dei cantieri post-alluvione

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Concluso l’intervento sul Sillaro, nell'imolese. Con l’ultimo intervento rimossi dalle golene circa 100mila metri cubi di terra per migliorare l’efficienza del corso d’acqua durante le piene. Lo rende noto la Regione che spiega come la capacità di espansione delle acque del fiume in caso di piena è stata accresciuta.

Si è concluso nei giorni scorsi, nell’imolese, l'intervento di somma urgenza finanziato dalla Regione con circa 670mila euro: “Il cantiere aveva l’obiettivo di migliorare l’efficienza del torrente a valle dell’area colpita dall’alluvione di maggio - spiega Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile -. A poco più di otto mesi da quel tragico evento, sale così a sette il totale delle opere realizzate per la sicurezza dei territori bagnati dal Sillaro, con un investimento complessivo di 10 milioni 700 mila euro”.

Nel frattempo, sul portale web del Commissario straordinario alla ricostruzione sul territorio dell’Emilia-Romagna,
Toscana e Marche Francesco - Paolo Figliuolo - sono stati resi disponibili nella Sezione “Campagna informativa/manualistica e tutorial, domande, FAQ ordinanze”, i moduli per le richieste di rimborso, compresi le “linee guida per la compilazione delle perizie asseverata o giurata”, unitamente a un fac-simile di perizia già compilato.

Le opere realizzate

I lavori hanno permesso di abbassare le golene nelle aree demaniali e risezionare il tratto di torrente, per connettere la piana adiacente al corso d’acqua e ricreare le condizioni morfologiche favorevoli a un invaso in caso di piena, illustrano da viale Aldo Moro. 

Parte del materiale prelevato è stato utilizzato per la sistemazione e il rafforzamento degli argini: 90mila metri cubi di terra sono serviti a ricostruire le difese del torrente Idice, in località La Motta di Budrio, dove tra l’altro è crollato l’omonimo ponte. Si è inoltre proceduto alla rimozione della vegetazione lungo il tratto interessato dai lavori e nel perimetro a valle, al fine di migliorare l’efficienza idraulica. Tutte queste opere, nei mesi scorsi, sono state precedute dal ripristino degli argini danneggiati dalla forza dell’acqua nei giorni dell’alluvione. 

QUI la mappa con tutte le informazioni sui cantieri post-alluvione in Emilia-Romagna

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